Il 5 settembre 2025 è stata una giornata di rilievo per l'industria spaziale cinese, segnata dal successo di due missioni chiave che sottolineano le avanzate capacità del paese sia nel settore governativo che in quello commerciale.
La prima missione ha visto il lancio del satellite Shiyan-29, effettuato con un razzo Long March-3C dal Centro di Lancio Satelliti di Xichang. Questo lancio, potenziato dall'utilizzo dello stadio superiore Yuanzheng-1, fa parte della serie di satelliti Shiyan dedicata all'esplorazione dell'ambiente spaziale e ai test tecnologici. Il lancio è avvenuto alle 10:34 ora di Pechino (02:34 UTC), confermando l'efficienza delle operazioni spaziali cinesi.
Successivamente, nello stesso giorno, un razzo Ceres-1 è decollato dal Centro di Lancio Satelliti di Jiuquan alle 11:35 ora di Pechino (03:35 UTC). Questa missione ha portato in orbita tre satelliti e una piattaforma sperimentale. Tra i satelliti dispiegati vi erano Kaiyun-1, il primo satellite commerciale cinese per la consapevolezza della situazione spaziale, progettato per l'allerta anticollisione e la gestione dei detriti spaziali. È stato lanciato anche Yuxing-3 (08), destinato alla verifica in orbita di nuovi materiali a variazione di temperatura e dotato di una fotocamera per il telerilevamento ad alta risoluzione. Il terzo satellite, Yunyao-1 (27), fa parte di una costellazione per la raccolta di dati meteorologici globali e include un carico utile per l'occultazione GNSS per la profilazione atmosferica. La piattaforma sperimentale fornirà servizi di test a lungo termine per nuove tecnologie, esplorando nuove vie per il riutilizzo delle risorse nel settore spaziale commerciale.
In un contesto separato, il fornitore di lanci commerciali Landspace ha fornito aggiornamenti sul fallimento del suo razzo Zhuque-2E avvenuto il 14 agosto 2025. L'indagine ha concluso che un cortocircuito causato da un arco elettrico nel bus di alimentazione dello stadio superiore, verificatosi in condizioni di bassa pressione, ha provocato l'anomalia. Questo problema elettrico ha portato alla perdita del controllo d'assetto, innescando la sequenza di autodistruzione del razzo circa 258 secondi dopo il decollo. Landspace ha implementato misure correttive e si sta preparando per un lancio di prova del suo razzo più grande, lo Zhuque-3.
Questi eventi combinati sottolineano il costante progresso della Cina nelle tecnologie spaziali, dimostrando capacità crescenti sia nelle attività spaziali governative che in quelle commerciali, con un focus sull'innovazione e la resilienza, come evidenziato dalla rapida risposta di Landspace al suo recente contrattempo.
L'Italia, nel frattempo, continua a rafforzare la sua posizione nell'industria spaziale globale, con un fatturato annuo di 2,4 miliardi di dollari e un impegno crescente nell'esplorazione spaziale, come dimostrato dal suo contributo all'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dai suoi ambiziosi programmi di ricerca e sviluppo.