BBC Two lancia la serie documentaristica 'Once Upon a Time in Space' sull'esplorazione umana dello spazio

BBC Two si prepara a svelare una nuova e imponente serie documentaristica in quattro parti, intitolata 'Once Upon a Time in Space'. La prima puntata è attesa per la sera del 27 ottobre 2025, con inizio alle 21:00 GMT. L'obiettivo centrale di questa produzione è quello di superare gli aspetti meramente tecnici e ingegneristici dei viaggi spaziali, come la propulsione o la meccanica orbitale, per concentrarsi invece sulla profonda narrazione umana che permea la storia dell'esplorazione cosmica. La serie non si limita a elencare i traguardi, ma inquadra i successi passati e gli sforzi attuali come capitoli interconnessi di un'unica, evolutiva saga sull'ambizione umana, esplorando le motivazioni, i sacrifici e le speranze che hanno spinto l'umanità oltre l'atmosfera terrestre.

A guidare la direzione creativa è il celebre regista James Bluemel, noto per il suo approccio sensibile e profondamente incentrato sui personaggi, come dimostrato in lavori acclamati quali 'Once Upon a Time in Northern Ireland' e 'Once Upon a Time in Iraq'. Questa firma registica suggerisce che la serie spaziale non sarà un freddo resoconto scientifico, ma un'indagine emotiva. Gli spettatori possono aspettarsi una ricca trama narrativa e una forte risonanza personale, ottenuta grazie all'uso sapiente di rari filmati d'archivio, spesso inediti, di immagini contemporanee di grande impatto visivo e, soprattutto, di testimonianze dirette e toccanti fornite dai protagonisti che hanno vissuto in prima persona gli eventi narrati.

Il primo episodio, intitolato "America First", stabilisce immediatamente il tono, concentrandosi sul programma iniziale dello Space Shuttle e, in particolare, sul rigoroso e spietato processo di selezione affrontato dagli aspiranti astronauti della NASA. L'autenticità del racconto è rafforzata dalla presenza di voci autorevoli che hanno partecipato attivamente alla corsa allo spazio durante gli anni tesi della Guerra Fredda. Il documentario riunisce figure storiche di spicco. Tra i partecipanti chiave figurano i veterani della NASA Jerry Linenger, Anna Fisher, Charlie Bolden e Terry Virts, affiancati dal cosmonauta russo Aleksandr Lazutkin. Insieme, questi pionieri offrono una prospettiva unificata e toccante sulle sfide e le meraviglie che hanno condiviso, superando le barriere ideologiche.

La narrazione prosegue con la seconda puntata, programmata per la settimana successiva, il 3 novembre 2025, e denominata "The Russian Thing". Questo segmento sposterà il focus per esaminare il significativo periodo di collaborazione tra Stati Uniti e Russia che si è sviluppato a bordo della stazione spaziale Mir. L'episodio metterà in luce come la cooperazione, in un contesto geopolitico complesso, sia nata e prosperata grazie a obiettivi scientifici comuni. La storia di Mir è un esempio lampante di come la ricerca e l'esplorazione possano fungere da ponte, dimostrando che la scienza e l'ingegno umano possono trascendere le divisioni politiche e le rivalità storiche.

Sebbene i palinsesti per le parti conclusive, che portano i titoli evocativi di "Politics Always Wins" e "Friends Forever", debbano ancora essere resi noti, la struttura tematica delineata suggerisce una progressione logica verso le imprese spaziali più contemporanee e le sfide future. Questo evento televisivo giunge in un momento particolarmente opportuno, in quanto coincide con un rinnovato e febbrile interesse internazionale per l'esplorazione profonda, in particolare per le missioni lunari e marziane. La serie 'Once Upon a Time in Space' funge da essenziale promemoria: i lanci e le innovazioni attuali si basano sul coraggio, sulla determinazione e sull'ingegno fondamentali di coloro che li hanno preceduti. Offre, in definitiva, il contesto necessario per comprendere il delicato equilibrio tra l'ambizione nazionale, che spinge ogni paese a primeggiare, e la necessaria partnership internazionale nell'astronautica moderna.