Google lancia Gemini 3
Google lancia Gemini 3, inaugurando l'era del "Pensiero Profondo" e degli Agenti Autonomi
Autore: Veronika Radoslavskaya
A due anni dall'inizio del boom dell'intelligenza artificiale generativa, Google ha ufficialmente rilasciato Gemini 3, un modello che si propone di spostare il panorama dai semplici chatbot che si limitano a prevedere il testo, a veri e propri agenti IA capaci di ragionare, pianificare e agire. Il rilascio introduce due livelli principali: Gemini 3 Pro, immediatamente disponibile, e una modalità più potente, Gemini 3 Deep Think, progettata per affrontare problemi complessi attraverso una fase di “riflessione” profonda prima di formulare una risposta.
La caratteristica più rilevante di questa nuova generazione è l'attenzione posta sul “ragionamento meccanicistico”. Il lancio immediato di Gemini 3 Pro dimostra capacità di ragionamento all'avanguardia, ottenendo un impressionante 91.9% nel difficile benchmark GPQA Diamond e il 37.5% nell'Humanity's Last Exam (HLE), il tutto senza l'utilizzo di strumenti esterni. Questa abilità consente al modello di comprendere profondità e sfumature in campi come la scienza e la matematica con un alto grado di affidabilità.
La nuova modalità Deep Think, che sarà presto accessibile agli abbonati Ultra, spinge ulteriormente questi limiti. Progettata per risolvere i problemi più complessi e inediti, Deep Think ha raggiunto un punteggio del 45.1% su ARC-AGI-2, un rigoroso benchmark che testa la capacità di un'IA di risolvere enigmi logici mai incontrati prima, e del 41.0% sull'HLE. Questa versione potenziata è stata costruita per una genuina attività di risoluzione dei problemi, superando la semplice ricerca e sintesi di informazioni.
Per gli sviluppatori, il lancio è accompagnato da una nuova piattaforma chiamata Google Antigravity. Questo ambiente di sviluppo “agent-first” permette agli ingegneri software di lavorare fianco a fianco con agenti IA che dispongono di accesso diretto a terminali, browser ed editor di codice. Invece di limitarsi a completare automaticamente una riga di codice, questi agenti possono pianificare, eseguire e convalidare autonomamente compiti software complessi. Google descrive questo come lo strumento definitivo per il “vibe coding”—uno stile di programmazione in cui gli sviluppatori si concentrano sull'intento creativo di alto livello, delegando all'IA i dettagli implementativi.
Sul fronte dei consumatori, Gemini 3 sfrutta le sue capacità multimodali e una massiccia finestra di contesto da 1 milione di token, permettendo di elaborare quantità immense di dati, equivalenti a oltre 1.500 pagine di testo o intere lezioni video. Questa capacità di elaborazione estesa apre la strada a nuove applicazioni pratiche.
Ciò permette a Gemini 3 di agire come un coach personalizzato: per esempio, il modello può analizzare un video di una partita di pickleball di un utente, identificare specifici difetti nella sua forma e generare un piano di allenamento su misura. Per gli studenti, può assimilare articoli accademici o lunghi tutorial video e creare sussidi di studio interattivi, come flashcard o visualizzazioni, per aiutarli a padroneggiare il materiale. Può anche decifrare ricette scritte a mano e convertirle in formati digitali.
Google rivendica inoltre il dominio nelle classifiche di settore. Gemini 3 Pro ha già conquistato la prima posizione su LMArena, un sito di benchmarking crowdsourcing dove gli utenti valutano ciecamente i modelli IA, raggiungendo un punteggio Elo di 1501. L'immediata ascesa del modello al vertice prosegue la tradizione del suo predecessore, Gemini 2.5 Pro, che in precedenza deteneva la posizione in questa classifica altamente competitiva.
Il modello è in fase di implementazione nell'ecosistema Google, che include l'app Gemini, Vertex AI e una nuova “Modalità IA” in Google Search che è in grado di generare simulazioni interattive al volo. Sebbene la modalità “Deep Think” sia ancora in attesa di controlli di sicurezza finali, il modello centrale Gemini 3 Pro è attivo da oggi, a dimostrazione che Google è pronta a consegnare l'IA “agentica” nelle mani di milioni di utenti.
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