Il nuovo libro di memorie dell'ex Vicepresidente Kamala Harris, intitolato "107 Giorni", sta provocando un acceso dibattito e divisioni all'interno del Partito Democratico. La pubblicazione offre uno sguardo schietto sulla sua campagna presidenziale del 2024, rivelando conflitti interni e critiche nei confronti di figure chiave del partito.
Harris esprime nel libro la sua insoddisfazione nei confronti dell'amministrazione Biden, definendo la decisione del Presidente Joe Biden di ricandidarsi a 81 anni come "incosciente" e "incauta". Racconta episodi in cui le azioni di Biden, come una telefonata prima di un dibattito, avrebbero minato gli sforzi della sua campagna. La sua critica si estende anche alla gestione della Casa Bianca, che descrive come caotica e poco d'aiuto per la sua corsa elettorale. L'ex consigliere di Obama, David Axelrod, ha definito la strategia politica del libro "cattiva" e "piena di recriminazioni e puntare il dito".
Il memoir approfondisce anche la complessa relazione di Harris con il suo compagno di corsa, il Governatore del Minnesota Tim Walz. Harris ammette che Walz non era la sua prima scelta, preferendo inizialmente Pete Buttigieg. Tuttavia, ha ritenuto che l'abbinamento con Buttigieg, un uomo apertamente gay, avrebbe rappresentato un "rischio troppo grande" per l'elettorato, considerando anche il fatto che lei stessa è una donna afroamericana sposata con un uomo ebreo. Nonostante ciò, Harris descrive Walz come una persona schietta, laboriosa e gentile, ma critica la sua performance nel dibattito vicepresidenziale, definendola "disastrosa" e lamentando la sua incapacità di essere più assertivo contro l'avversario.
Ulteriori tensioni sono emerse riguardo alle interazioni con altri esponenti democratici. Harris racconta di aver contattato il Governatore della California Gavin Newsom subito dopo il ritiro di Biden, ma di non aver ricevuto risposta immediata poiché Newsom era impegnato in un'escursione. Newsom ha respinto la narrazione, affermando di aver lavorato contemporaneamente per emettere una dichiarazione di sostegno a Harris. Il Governatore della Pennsylvania Josh Shapiro ha sottolineato come Harris dovrà rispondere del suo silenzio pubblico durante decisioni cruciali, mentre Harris ha espresso preoccupazioni sul suo desiderio di essere "nella stanza per ogni decisione", ritenendo che non fosse realistico per un ruolo di vice.
Il libro "107 Giorni" non solo ripercorre gli eventi della campagna, ma offre anche una prospettiva sulle dinamiche interne al Partito Democratico e sulle ambizioni future. Harris sembra posizionarsi come una figura pronta a sfidare i colleghi che ambiscono alla leadership del partito. Alcuni analisti suggeriscono che il memoir sia un segnale della volontà di Harris di tagliare i ponti con i colleghi che guardano alla futura leadership del partito. L'opera solleva interrogativi sul futuro politico di Harris, sebbene lei stessa affermi di concentrarsi al momento sul suo libro.