Kim Kardashian starebbe cercando un supporto emotivo attraverso l'ipnosi per elaborare il trauma legato alla sua relazione con Kanye West, in seguito all'uscita del documentario "In Whose Name?". Il film, uscito il 19 settembre, ripercorre il loro matrimonio durato otto anni, riaprendo vecchie ferite per la celebrità.
Secondo indiscrezioni riportate da RadarOnline.com, Kardashian avrebbe già fatto ricorso all'ipnosi in passato, trovandola un valido aiuto nel suo percorso di guarigione. L'ipnosi terapeutica è riconosciuta come un metodo efficace per accedere alle risorse interiori, promuovere cambiamenti positivi e modificare schemi di pensiero negativi.
Il documentario "In Whose Name?", girato nell'arco di sei anni con oltre 3000 ore di materiale, promette un'analisi del comportamento di West, dell'impatto della sua diagnosi di disturbo bipolare e del crollo del loro matrimonio. La scelta dell'ipnosi da parte di Kardashian riflette una tendenza crescente verso approcci terapeutici alternativi per affrontare sfide emotive complesse.
L'ipnosi terapeutica può aiutare a rielaborare eventi passati, trasformando percezioni distorte e creando una nuova comprensione delle esperienze vissute, un processo fondamentale nel superamento di un trauma. Altre terapie validate per la gestione del trauma includono l'EMDR e la Terapia Cognitivo Comportamentale.