Una ricerca innovativa condotta in Nuova Zelanda ha rivelato che l'esposizione al rumore bianco può accelerare significativamente i tempi di fermentazione nei prodotti da forno e in altre bevande fermentate.
Lo studio, guidato dal Dott. Parise Adadi dell'Università di Otago e pubblicato sulla rivista Food Research International, suggerisce che l'applicazione di specifiche frequenze sonore stimola l'attività delle cellule di lievito. Questo processo accelera la ripartizione degli zuccheri, riducendo i tempi di fermentazione da 21 a 31 ore. La ricerca ha utilizzato dispositivi chiamati attuatori lineari (LAT) per generare rumore bianco, applicandolo a liquidi in fermentazione.
I risultati indicano che l'energia sonora stimola i processi cellulari e le vie metaboliche del lievito, mantenendo una maggiore concentrazione di cellule in sospensione. Questo porta a un più rapido consumo degli zuccheri e a una più veloce produzione di alcol, senza alterare in modo apprezzabile il gusto e l'aroma del prodotto finale. Esperimenti condotti su lotti di birra hanno mostrato che il rumore bianco, a frequenze tra 800 e 2000 Hz e circa 140 decibel, ha accelerato la crescita del lievito rispetto a un lotto di controllo non esposto a stimoli sonori.
Questa scoperta apre nuove prospettive per l'industria alimentare, con potenziali applicazioni che vanno oltre la panificazione, includendo la produzione di yogurt, kimchi, vino e persino nel settore farmaceutico. La capacità di accelerare i processi fermentativi in modo controllato e senza impatti negativi sulla qualità potrebbe rivoluzionare le tecnologie di fermentazione, migliorando l'efficienza e la produttività in un'ampia gamma di settori.