Il 3 luglio 2025, la Direzione Generale per la Concorrenza, il Consumo e la Repressione delle Frodi (DGCCRF) francese ha inflitto una multa record di 40 milioni di euro a Shein, il noto gigante cinese della moda veloce. Questo provvedimento arriva a seguito di pratiche commerciali ingannevoli che hanno scosso la fiducia dei consumatori.
Le indagini, svolte tra ottobre 2022 e agosto 2023, hanno analizzato migliaia di prodotti venduti sul sito francese di Shein. È emerso che molte offerte promozionali non rappresentavano veri sconti o presentavano riduzioni inferiori a quelle pubblicizzate, un dato che ricorda le sfide affrontate anche nel mercato italiano, dove la trasparenza nei prezzi è un valore fondamentale per le famiglie italiane.
La DGCCRF ha inoltre scoperto che Shein gonfiava i prezzi prima di applicare gli sconti e non teneva conto delle promozioni precedenti nel mostrare i prezzi di riferimento, ingannando così i consumatori sulla reale convenienza. Non sono mancate inoltre dichiarazioni ambientali fuorvianti, configurando pratiche di greenwashing inaccettabili, un tema molto sentito anche in Italia, dove la tutela dell'ambiente e la responsabilità sociale sono parte integrante della nostra cultura.
Shein ha risposto dichiarando di aver adottato misure correttive entro due mesi dalla notifica formale ricevuta nel marzo 2024, riaffermando il proprio impegno per la trasparenza e il rispetto delle normative francesi. La DGCCRF ha annunciato che manterrà alta la vigilanza sulle pratiche di Shein, sottolineando l'importanza di un commercio equo e trasparente per proteggere i consumatori europei, un principio che risuona profondamente anche nel cuore delle nostre comunità italiane, dove la tradizione e l'onestà commerciale sono valori imprescindibili.