I progetti tessili nordici guidano l'economia circolare in Europa

Modificato da: Екатерина С.

I paesi nordici stanno assumendo un ruolo pionieristico nella transizione europea verso un'industria tessile più sostenibile, sfruttando la loro rinomata eredità di design per promuovere la responsabilità ambientale nel settore della moda.

Di fronte a un notevole volume di rifiuti tessili generati ogni anno, l'Europa sta assistendo a una spinta coordinata verso modelli economici circolari. Al centro di questo cambiamento si trova il progetto TRÅD, un'iniziativa transfrontaliera che mira a stabilire modelli pratici per un'economia tessile circolare. Questo progetto si concentra sul miglioramento della raccolta, della selezione e del riutilizzo dei tessuti, con l'obiettivo di ridurre gli sprechi e prolungare la vita dei capi di abbigliamento. Una strategia fondamentale prevede il rafforzamento della responsabilità estesa del produttore, che garantisce la responsabilità dei produttori per l'intero ciclo di vita dei loro prodotti. I programmi pilota hanno già portato a sistemi di smistamento più efficienti e a una maggiore collaborazione tra le autorità locali e le imprese.

Le attività di condivisione delle conoscenze supportano ulteriormente le comunità e le aziende nell'adozione di pratiche sostenibili. Queste iniziative nordiche sono interconnesse con altri progetti regionali, come THREADS e SorTEX, che affrontano varie fasi del ciclo di vita dei tessili, dalla raccolta alle tecnologie di riciclaggio avanzate. Un recente incontro di stakeholder a Trondheim, Norvegia, ha allineato gli sforzi regionali e identificato sfide comuni come la sovrapproduzione e l'uso inefficiente dei tessili. Sono stati sviluppati piani concreti per affrontare questi problemi, tra cui conferenze congiunte e strumenti condivisi per il monitoraggio e la valutazione, promuovendo la cooperazione oltre i confini nazionali.

In Europa, il consumo di tessili è aumentato, con una media di 26 kg di tessili per persona consumati annualmente, di cui circa la metà viene scartata. L'Unione Europea sta implementando nuove normative per ridurre i rifiuti tessili e aumentare la durata e il riciclaggio dei tessili, con l'obiettivo di un'economia circolare entro il 2050. Dal 2025, gli Stati membri dell'UE devono istituire sistemi di raccolta differenziata per i tessili, un passo cruciale per aumentare i tassi di cattura dei rifiuti tessili domestici. Tuttavia, la capacità di smistamento e riciclaggio deve essere ampliata in modo significativo per evitare che i tessili raccolti finiscano inceneriti, in discarica o esportati al di fuori dell'UE. La mancanza di definizioni standardizzate e di sistemi di rendicontazione uniformi rappresenta una sfida significativa nella gestione dei rifiuti tessili, un settore che contribuisce in modo sostanziale alle emissioni globali di carbonio, superando quelle dei voli internazionali e del trasporto marittimo combinati.

Fonti

  • Open Access Government

  • Nordic collaboration is needed to increase circularity of textiles | Nordic Innovation

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.