Francia spinge per regole UE più severe contro il fast fashion online

Modificato da: Екатерина С.

La Francia sta intensificando la sua campagna contro il fast fashion nel settore dell'e-commerce, promuovendo normative più stringenti a livello europeo per contrastare l'impatto ambientale e le pratiche commerciali scorrette di grandi piattaforme online come Shein, Temu e AliExpress.

L'iniziativa francese mira a conferire alle autorità nazionali maggiori poteri per intervenire contro le piattaforme non conformi, inclusa la possibilità di escluderle dai risultati dei motori di ricerca e di bloccarne l'accesso. Queste piattaforme sono sotto accusa per la distribuzione di beni contraffatti, prodotti pericolosi e per l'adozione di tattiche di vendita ingannevoli.

Shein, in particolare, è stata recentemente sanzionata in Francia con una multa di 40 milioni di euro per aver fuorviato i consumatori riguardo a riduzioni di prezzo e affermazioni ambientali. Inoltre, l'autorità francese per la protezione dei dati (CNIL) ha inflitto a Shein una sanzione di 150 milioni di euro per l'uso improprio dei cookie, in violazione del GDPR.

Parallelamente, la Francia sta introducendo una legislazione nazionale per mitigare l'impatto ambientale della moda ultra-veloce. La proposta di legge include un sistema di eco-score per valutare l'impronta ecologica dei prodotti, con potenziali tasse per i marchi che ottengono i punteggi più bassi. È previsto anche un divieto di pubblicità per i marchi di ultra-fast fashion e sanzioni per gli influencer che promuovono tali brand.

L'obiettivo è incentivare una maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle aziende, spingendo verso modelli di business più sostenibili. Gli esperti del settore sottolineano come queste mosse francesi possano rappresentare un punto di svolta per l'intera industria della moda e dell'e-commerce, potenzialmente spingendo i consumatori verso scelte più consapevoli.

Tuttavia, alcuni critici evidenziano come la focalizzazione esclusiva sull'"ultra-fast fashion" possa lasciare fuori dal perimetro normativo una parte significativa del mercato, rischiando di favorire un protezionismo economico a scapito dell'urgenza ambientale. La Francia si pone così all'avanguardia nella regolamentazione di un settore in rapida evoluzione, cercando un equilibrio tra la tutela dei consumatori, la sostenibilità ambientale e la competitività economica.

Fonti

  • FashionUnited

  • France urges EU to delist non-compliant ecommerce platforms

  • France fines Shein $176 million over cookies

  • Shein gets 150 million euro fine from French data protection authority

  • French Senate backs law to curb ultra fast-fashion

  • France hands Shein €40 million fine for deceptive commercial practices

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