Ingegneria enzimatica per una sintesi chimica più ecologica

Modificato da: Vera Mo

Ricercatori dell'Università di Basilea hanno sviluppato un metodo innovativo per la sintesi chimica, riadattando un enzima naturale per catalizzare una reazione complessa nota come chimica di trasferimento di atomi di idrogeno da idruri metallici (MHAT). Questa tecnica apre nuove vie per la produzione efficiente e sostenibile di molecole complesse, essenziali nell'industria farmaceutica e chimica fine.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, integra la chimica MHAT, un metodo promettente per la creazione di molecole tridimensionali, con la catalisi enzimatica. La sfida principale nella sintesi di molecole complesse, specialmente per l'industria farmaceutica, è il controllo della stereochimica, ovvero la capacità di produrre una specifica configurazione "a una mano" (enantiomero) con elevata purezza. Le diverse forme speculari di una molecola possono infatti avere effetti biologici, terapeutici e tossicologici radicalmente differenti. Gli enzimi, grazie alla loro elevata specificità e alla capacità di operare in condizioni blande, sono catalizzatori ideali per ottenere questa precisione. Il team di Basilea ha modificato un'emoproteina, un tipo di enzima comune, per eseguire reazioni MHAT all'interno del suo sito attivo, raggiungendo rapporti fino a 98:2 tra le configurazioni speculari desiderate. Questo risultato rappresenta un avanzamento significativo nell'ingegneria enzimatica e nella chimica verde, promettendo processi produttivi più puliti, efficienti e a minor impatto ambientale, riducendo la dipendenza da reagenti aggressivi e minimizzando la produzione di scarti tossici.

Fonti

  • Renewable Carbon News

  • Repurposing haemoproteins for asymmetric metal-catalysed H atom transfer

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