La ricerca di una soluzione per superare la fragilità dei qubit, che ostacola l'applicazione pratica dei computer quantistici, ha portato a una scoperta promettente. Un team di scienziati della University of Southern California, guidato dal Professor Aaron Lau, ha proposto l'integrazione di una nuova particella, il "neglecton", nel sistema dei fermioni di Majorana. Questa innovazione potrebbe consentire la realizzazione di un computer quantistico universale.
Il calcolo quantistico topologico, che codifica le informazioni nelle proprietà geometriche delle particelle come i fermioni di Majorana, è un approccio promettente per la sua robustezza contro gli influssi esterni. Tuttavia, i fermioni di Majorana da soli possono eseguire solo un insieme limitato di operazioni logiche. La nuova ricerca, pubblicata su Nature Communications, dimostra che l'aggiunta di un singolo neglecton al sistema di fermioni di Majorana è sufficiente per raggiungere l'universalità computazionale, aprendo la strada a computer quantistici più stabili ed efficienti.
I neglectons, precedentemente considerati rumore matematico a causa della loro "traccia quantistica nulla", sono ora riconosciuti come fondamentali in congiunzione con i fermioni di Majorana. Questa scoperta si allinea con lavori correlati, come la dimostrazione svedese del febbraio 2025 sulla trasmissione di informazioni tramite onde magnetiche per sistemi computazionali a basso consumo energetico. La ricerca guidata da Aaron Lau, professore di matematica e fisica presso la USC Dornsife College of Letters, Arts and Sciences, insieme ai suoi collaboratori Filippo Iulianelli, Sung Kim e Joshua Sussan, evidenzia il potenziale rivoluzionario di questi elementi matematici precedentemente scartati per l'informatica quantistica.