Un gruppo di ricercatori dell'Università della Virginia ha fatto una scoperta straordinaria nel cuore delle nostre cellule: un nuovo organello chiamato hemifusosoma. Grazie alla tecnica rivoluzionaria della crio-elettrotomografia (cryo-ET), che permette di vedere in tre dimensioni le strutture cellulari con dettagli sorprendenti, è stato possibile rivelare questa minuscola meraviglia.
Il hemifusosoma ha un diametro di circa 100 nanometri, meno della metà di un piccolo mitocondrio, e benché la sua funzione precisa sia ancora oggetto di studio, si ritiene che giochi un ruolo cruciale nel processo di elaborazione ed eliminazione delle proteine all'interno delle cellule umane. Pensate a quanto questo possa influenzare la nostra comprensione del funzionamento del corpo umano, un tema caro anche alla nostra tradizione medica.
Questa scoperta potrebbe aprire nuove porte nella lotta contro le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, legate all'accumulo anomalo di proteine nel cervello. Un passo avanti che risuona con l'importanza che la nostra cultura attribuisce alla famiglia e alla cura degli anziani. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications, segnando un contributo significativo alla scienza mondiale e, perché no, anche al nostro orgoglio italiano per la ricerca e l'innovazione.