Uno studio dell'Università di Surrey rivela che la Stimolazione a Rumore Casuale Transcranica (tRNS) può migliorare significativamente le capacità matematiche nei giovani adulti con una connettività cerebrale inferiore. Questo metodo non invasivo rappresenta una promettente soluzione per chi rischia di restare indietro nello studio della matematica, una disciplina che da sempre ha un posto speciale nella tradizione educativa italiana.
I partecipanti che hanno ricevuto la stimolazione tRNS sulla corteccia prefrontale dorsolaterale (dlPFC) hanno mostrato performance migliori durante un addestramento matematico di cinque giorni rispetto a coloro che hanno ricevuto un placebo o stimolazioni in altre zone cerebrali. I miglioramenti sono stati particolarmente evidenti in individui con una connettività preesistente più bassa tra le regioni cerebrali chiave coinvolte nell'apprendimento, un aspetto che richiama l'importanza della diversità regionale e individuale nel nostro paese.
Lo studio ha inoltre evidenziato un legame tra il successo nell'apprendimento e livelli più bassi di GABA, un neurotrasmettitore che influisce sulla capacità di apprendere. Questi risultati sostengono l'uso di interventi basati sul cervello per colmare le lacune nell'apprendimento della matematica e ridurre le disuguaglianze, un tema caro alla società italiana, che da sempre valorizza l'educazione come fondamento della crescita personale e collettiva.