Un fossile di trilobite di 450 milioni di anni, appartenente al genere Colpocoryphe, è stato scoperto nel sito romano di A Cibdá de Armea, in Galizia, Spagna. Il reperto, risalente al I-III secolo d.C., è stato modificato per essere utilizzato come amuleto.
Il fossile presenta sette faccette di usura sulla superficie inferiore, indicando che era stato appiattito e modellato per essere inserito in un braccialetto o ciondolo. La sua colorazione rossastra, dovuta alla fossilizzazione in ossido di ferro, suggerisce che provenga dall'Iberia centro-meridionale, a oltre 430 chilometri dal luogo del ritrovamento.
La scoperta è eccezionale perché è il primo fossile di trilobite trovato in un contesto archeologico romano e solo l'undicesimo al mondo. Il trilobite è stato rinvenuto in una discarica domestica, vicino a un'iscrizione con il nome "MAXSIMVS".
Questo ritrovamento offre nuove prospettive sulle credenze e sulle pratiche degli antichi Romani, rivelando come attribuivano significato a reperti naturali del passato. I Romani potrebbero aver considerato i fossili come oggetti con poteri magici o protettivi. Il trasporto del trilobite attraverso le rotte commerciali romane, probabilmente tramite la Vía de la Plata, evidenzia l'importanza degli scambi culturali ed economici nell'Impero Romano.