Un progetto sta riportando in vita l'antica tradizione vinicola nel deserto, con radici che risalgono a 1.500 anni fa. Ricercatori hanno raccolto uva da viti cresciute da semi antichi.
La prima vendemmia ha prodotto circa 12 bottiglie di vino. Lior Schwimmer, dell'Israel Nature and Parks Authority, ha evidenziato l'importanza storica della produzione vinicola nella regione.
Durante l'epoca bizantina, la regione era un centro globale per la produzione di vino, con esportazioni in tutta Europa. Gli archeologi hanno scoperto semi d'uva risalenti all'epoca bizantina, fornendo prove botaniche della produzione di vino.
Nel settembre 2023, è stato inaugurato un vigneto storico, piantato con semi di oltre 1.000 anni, con l'obiettivo di far rivivere questa tradizione. I ricercatori dell'Università di Haifa hanno scoperto semi d'uva in una grotta nel sito archeologico di Avdat. Hanno identificato i tratti genetici di queste antiche viti, aprendo la strada a questo progetto.
La vendemmia della varietà di uva Dabouki è stata effettuata a mano, guidata dal Dr. Lior Schwimmer. Schwimmer ha osservato che i Bizantini erano una potenza nella regione, producendo milioni di litri di vino da esportare in Europa.
Sono stati raccolti circa 20 chilogrammi di uva, sufficienti per produrre circa 12 bottiglie di vino. Oltre alla varietà Debuki, il vigneto comprende uve Bar e Siriki.
La coltivazione di viti da semi antichi sottolinea l'importanza di preservare il patrimonio culturale.