Il Telescopio Spaziale James Webb Rivela Dettagli Inediti del Buco Nero M87

Modificato da: Uliana S.

Il Telescopio Spaziale James Webb (JWST) ha fornito l'immagine più dettagliata mai ottenuta del getto del buco nero supermassiccio M87, offrendo nuove prove cruciali sull'espulsione di materia dal centro della galassia M87 a velocità prossime a quelle della luce, raggiungendo in alcuni casi oltre il 99% della velocità della luce. La galassia M87, situata a circa 55 milioni di anni luce dalla Terra, è nota da oltre un secolo, con il suo peculiare "raggio dritto" osservato per la prima volta nel 1918. Il suo buco nero centrale, M87*, è diventato celebre nel 2019 quando l'Event Horizon Telescope (EHT) ha catturato la prima immagine diretta di un buco nero. Le nuove osservazioni del JWST, tuttavia, vanno oltre, rivelando dettagli inediti del potente getto energetico che si irradia dal nucleo galattico, permettendo per la prima volta di studiarne la struttura su scala di kiloparsec.

Utilizzando la Near-Infrared Camera (NIRCam) del JWST, un team guidato dall'astrofisico Ian Roederer ha analizzato la luce in quattro diverse bande spettrali. Attraverso avanzate tecniche di filtraggio per eliminare la luce stellare e gli aloni galattici, gli scienziati hanno ottenuto una visione eccezionalmente chiara dell'orizzonte degli eventi e del getto circostante. Le immagini del JWST mostrano il getto come un nastro rosa luminoso su uno sfondo viola sfumato, con punti luminosi che indicano dove le particelle accelerano.

Sorprendentemente, il telescopio ha anche individuato un debole contro-getto, che si estende per circa 6.000 anni luce in direzione opposta. Questa struttura, difficile da osservare a causa della sua minore luminosità, è stata resa visibile dalla nitidezza del Webb. La scoperta getta nuova luce sulla complessa dinamica dei getti galattici, mostrando strutture a spirale, nodi luminosi e persino la frammentazione del componente HST-1 in sottostrutture distinte con proprietà di emissione differenti. Queste complessità suggeriscono la presenza di onde d'urto e dinamiche di particelle intricate in prossimità del buco nero.

La capacità del JWST di osservare in dettaglio così elevato promette di fornire risposte a enigmi astronomici di lunga data, aiutando a comprendere come i buchi neri lancino getti così potenti e come questi influenzino la crescita delle galassie. La ricerca, pubblicata su Astronomy & Astrophysics, non solo conferma la validità dei modelli teorici esistenti, ma apre anche nuove prospettive per studi futuri sull'interazione tra buchi neri supermassicci e i loro ambienti galattici.

Fonti

  • همشهری آنلاین

  • تلسکوپ فضایی جیمز وب | JWST

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