Srinagar sta affrontando una grave situazione di inondazione dopo che il fiume Jhelum ha superato i livelli di guardia in più punti a causa di due giorni di piogge incessanti. Le aree a bassa quota della città hanno visto l'acqua invadere le abitazioni, costringendo le squadre della State Disaster Response Force (SDRF) a procedere con le evacuazioni.
Come misura precauzionale, diverse infrastrutture critiche, inclusi numerosi ponti, sono state chiuse. Le reti di comunicazione hanno subito interruzioni, aggravando le sfide operative per le autorità e la popolazione locale. Il Jhelum, gonfiato dalle precipitazioni, scorre con forza attraverso la città, causando disagi significativi.
I funzionari della SDRF hanno confermato l'attivazione di tutte le misure necessarie per gestire l'emergenza, con personale e risorse dispiegati per le operazioni di soccorso e assistenza. I livelli dell'acqua sono sotto stretto monitoraggio e si raccomanda al pubblico di evitare le aree vicine ai corsi d'acqua. Le previsioni meteorologiche indicano la possibilità di ulteriori precipitazioni, aumentando la preoccupazione per l'evoluzione della situazione.
Le inondazioni a Srinagar non sono un fenomeno nuovo; la città ha subito devastanti inondazioni nel settembre 2014, quando lo straripamento del Jhelum causò ingenti danni e perdite di vite umane. Quell'evento mise in luce la vulnerabilità delle infrastrutture cittadine e la necessità di migliorare i sistemi di gestione delle acque e di allerta precoce. Le lezioni apprese hanno portato a investimenti in opere di arginatura e miglioramenti dei sistemi di drenaggio, sebbene gli eventi meteorologici estremi continuino a rappresentare una sfida.
La risposta attuale delle autorità, con il rapido dispiegamento della SDRF e la chiusura dei ponti, riflette un approccio più proattivo rispetto al passato, mirato a mitigare i rischi e garantire la sicurezza dei residenti. La resilienza della comunità locale, che ha già affrontato sfide simili, è un fattore cruciale per superare questo momento difficile, con un'enfasi sulla cooperazione e sul supporto reciproco per affrontare le conseguenze immediate delle inondazioni e pianificare la ripresa.