Portogallo e Spagna in prima linea contro incendi senza precedenti: l'Europa mobilitata

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Il Portogallo sta affrontando un'estate di incendi boschivi senza precedenti, con oltre 216.000 ettari già consumati dalle fiamme. Questo dato, che supera di oltre il doppio l'area colpita nello stesso periodo del 2024, segnala una drammatica escalation nell'attività degli incendi, che ha causato la perdita di almeno due vite.

Tra le vittime, l'ex sindaco Carlos Damaso è deceduto mentre combatteva un rogo nel suo comune, e il vigile del fuoco Daniel Bernardo Agrelo ha tragicamente perso la vita in un incidente stradale mentre si recava su un fronte di fuoco. Questi eventi sottolineano i pericoli estremi affrontati da coloro che operano in prima linea. Attualmente, circa 2.600 vigili del fuoco, supportati da 20 aerei, sono attivamente impegnati nel contrasto dei vasti incendi che imperversano nel paese.

L'attivazione del Meccanismo di Protezione Civile dell'Unione Europea ha permesso di coordinare l'invio di risorse aeree dalla Svezia e dal Marocco per rafforzare gli sforzi nazionali. A metà agosto, il meccanismo è già stato attivato 17 volte, un numero che eguaglia le attivazioni totali del 2024, a causa delle ondate di calore che affliggono l'Europa.

Le regioni centrali e settentrionali del Portogallo sono state particolarmente colpite, con incendi che hanno attraversato il confine dalla Galizia, in Spagna. La situazione ha richiesto la chiusura di otto strade nazionali in diverse province, evidenziando l'estensione e la gravità della crisi.

A livello europeo, la Spagna ha attivato per la prima volta il Meccanismo di Protezione Civile dell'UE per gli incendi boschivi, ricevendo supporto da aerei dispiegati dalla Francia. Secondo i dati provvisori al 17 agosto, in Spagna oltre 170.000 ettari sono stati consumati, una cifra 17 volte superiore a quella registrata nello stesso periodo dell'anno precedente. Quasi la metà dell'area bruciata quest'anno è andata distrutta in soli due giorni della settimana corrente.

Questi eventi si inseriscono in un contesto più ampio di crisi incendiaria in Europa, con Spagna, Grecia, Bulgaria, Montenegro e Albania che hanno anch'esse attivato il Meccanismo di Protezione Civile dell'UE. La combinazione di ondate di calore prolungate, siccità e, secondo gli scienziati, l'intensificarsi degli eventi meteorologici estremi a causa del cambiamento climatico, sta creando condizioni ideali per la propagazione degli incendi. L'area bruciata in Europa quest'anno ha già superato i 439.000 ettari, più del doppio della media degli ultimi due decenni, spingendo molti governi a richiedere assistenza internazionale.

Fonti

  • RTE.ie

  • Cadena SER

  • Wikipedia

  • Cadena SER

  • Newswire

  • El País

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