La Tempesta Tropicale Lorenzo si è ufficialmente materializzata nell'Oceano Atlantico centrale lunedì 13 ottobre 2025. Questo evento atmosferico rappresenta il dodicesimo sistema a cui è stato assegnato un nome nel corso della stagione degli uragani atlantici del 2025. Sebbene la sua formazione sia un dato significativo da registrare, i dati attuali indicano che la sua attività si sta svolgendo in una zona estremamente distante dalle terre emerse, richiedendo pertanto una sorveglianza attenta da parte delle autorità meteorologiche, ma senza destare preoccupazioni immediate per le popolazioni costiere.
Secondo l'ultimo bollettino diffuso dall'U.S. National Hurricane Center (NHC), Lorenzo era posizionato a circa 1.095 miglia a ovest delle Isole di Capo Verde. Il sistema ha fatto registrare venti massimi sostenuti che si attestano a 45 miglia orarie. È interessante notare, tuttavia, che alcuni rapporti iniziali avevano indicato una intensità leggermente superiore, pari a 50 mph, subito dopo un recente passaggio del satellite di monitoraggio. Lorenzo sta attualmente viaggiando lungo una rotta nord-occidentale a una velocità di 17 miglia orarie. Questa traiettoria è fondamentale, poiché al momento mantiene la tempesta completamente al largo, scongiurando qualsiasi rischio di approdo imminente per le aree vulnerabili situate lungo il litorale degli Stati Uniti.
La stagione 2025 ha dimostrato un ritmo di attività superiore alla media storica, avendo già raggiunto dodici tempeste nominate entro la metà di ottobre, superando la media a lungo termine che si aggira intorno alle dieci tempeste con nome per questa specifica data. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) aveva precedentemente evidenziato come le temperature superficiali del mare, risultate superiori alla media nella principale regione di sviluppo, fossero un fattore chiave che alimenta l'intensa attività stagionale. I previsori hanno inoltre specificato che Lorenzo dovrebbe continuare la sua direzione verso nord-ovest, un percorso che si allinea con il tipico schema che spesso spinge i sistemi tropicali originatisi in prossimità delle Isole di Capo Verde a dirigersi verso l'oceano aperto, riducendo il pericolo per le coste.
Nonostante l'attuale configurazione atmosferica sia caratterizzata da un basso wind shear (variazione del vento), una condizione che generalmente favorisce il rafforzamento dei sistemi ciclonici, l'interazione della tempesta con masse d'aria più secche potrebbe, al contrario, moderare il suo potenziale di crescita. Alcune linee guida sull'intensità suggeriscono che vi saranno pochi cambiamenti nel breve termine, seguiti da una potenziale e graduale intensificazione. Alcuni modelli d'insieme (ensemble models) arrivano persino a ipotizzare una possibile transizione a uragano di Categoria 1 entro giovedì. Tuttavia, è necessario considerare che altri modelli a lungo raggio suggeriscono che l'aria secca potrebbe causare la dissipazione del sistema prima della conclusione del periodo di previsione di cinque giorni. Nonostante queste divergenze modellistiche, l'NHC mantiene ferma la sua previsione ufficiale, secondo cui Lorenzo dovrebbe rimanere classificato come tempesta tropicale.