L'Istituto di Ricerca dell'Amazzonia Peruviana (IIAP) ha inaugurato una nuova sede nella provincia di Leoncio Prado, a Huánuco, segnando un traguardo significativo dopo oltre trent'anni di attività. La moderna struttura, situata lungo la Fernando Belaunde Terry Highway, è stata concepita come un polo centrale per la ricerca e lo sviluppo sostenibile dell'Amazzonia peruviana, dotata di laboratori all'avanguardia e spazi dedicati all'innovazione.
La nuova sede ospita quattro laboratori specializzati e tre moduli distinti. Tra questi, spicca un laboratorio di acquacoltura all'avanguardia focalizzato sulla specie "quattro bande lisa" (Prochilodus lineatus), con l'obiettivo di diversificare l'allevamento ittico locale e migliorare la sicurezza alimentare. Parallelamente, nella zona forestale, sono in corso ricerche sui funghi commestibili e sono stati consolidati pacchetti tecnologici per frutti nativi come cocona e papaya, oltre a studi sul potenziale della pituca. Un modulo innovativo impiega la mosca soldato nera (Hermetia illucens) per convertire i rifiuti agroindustriali derivanti da caffè, ananas e arance in proteine di alta qualità destinate all'alimentazione animale. Il laboratorio di ecologia ed evoluzione si concentrerà sull'analisi delle interazioni tra fauna, flora e presenza umana, con un'enfasi particolare sulla conservazione e sulla prevenzione dei rischi, come gli incidenti legati ai morsi di serpente.
L'impegno dell'IIAP Huánuco con le comunità locali è tangibile. Nel luglio 2025, l'istituto ha supportato oltre 7.000 famiglie amazzoniche attraverso il trasferimento di avannotti di specie autoctone e assistenza tecnica. Inoltre, sono state distribuite talee di alberi come bolaina (Guazuma ulmifolia), capirona (Calycophyllum spruceanum) e samán (Samanea saman) per favorire il recupero di aree degradate, promuovendo un valore economico a lungo termine. Questa iniziativa si allinea agli sforzi più ampi per combattere la deforestazione e promuovere mezzi di sussistenza sostenibili, come evidenziato da progetti che supportano sistemi agroforestali e la conservazione della biodiversità in regioni come Junín e Huánuco.
Questa nuova sede ambisce a rilanciare la ricerca nella regione andino-amazzonica di Huánuco, con la potenziale scoperta di nuove risorse di grande valore, analogamente a quanto accaduto in passato con la scoperta del camu camu (Myrciaria dubia). L'obiettivo primario è la conservazione della biodiversità, garantendo al contempo la generazione di alternative economiche sostenibili per la popolazione locale. La regione amazzonica peruviana, che copre oltre il 60% del territorio nazionale, è un tesoro di biodiversità e risorse naturali che richiede un approccio integrato per il suo sviluppo, bilanciando crescita economica, protezione ambientale e benessere sociale. La conversione dei rifiuti agroindustriali in proteine tramite la mosca soldato nera, ad esempio, rappresenta un'innovazione significativa, contribuendo a un'economia circolare e riducendo le emissioni di metano.