Rara Moneta d'Oro della Regina Berenice II Scoperta a Gerusalemme, Rivelando Nuovi Legami Storici

Modificato da: Tasha S Samsonova

Una scoperta archeologica di notevole importanza è avvenuta nella Città di David a Gerusalemme, con il ritrovamento di una rara moneta d'oro raffigurante la Regina Berenice II d'Egitto. Questo eccezionale reperto, risalente a circa 2.200 anni fa, offre una prospettiva inedita sul ruolo di Gerusalemme durante il periodo ellenistico e sui legami tra il regno tolemaico e la regione.

La moneta, un quarto di dracma coniato in oro quasi puro (99.3%), fu emessa tra il 246 e il 241 a.C., durante il regno di Tolomeo III, marito di Berenice II. Si tratta di uno dei circa venti esemplari conosciuti al mondo, e fino a questa scoperta, tutti erano stati rinvenuti in Egitto. Il ritrovamento a Gerusalemme, avvenuto nell'agosto 2025, segna la prima volta che una moneta di questo tipo viene trovata in un contesto archeologico al di fuori dell'Egitto, stabilendo così un legame tangibile tra il mondo tolemaico e la città santa.

Sul dritto, la moneta presenta Berenice con diadema e velo, ornata da una collana, incarnando la maestà ellenistica. Il rovescio mostra una cornucopia, simbolo di prosperità, affiancata da stelle e recante l'iscrizione greca "della Regina Berenice". L'inclusione del titolo "Basilisses" ("della Regina") è significativa, essendo una delle prime attestazioni di una regina tolemaica ufficialmente riconosciuta a pieno titolo, suggerendo la considerevole influenza politica di Berenice II.

La scoperta è stata fatta dall'archeologa Rivka Langler durante il setacciamento del terreno nel sito di Givati. Gli studiosi ipotizzano che la moneta sia stata coniata ad Alessandria e potesse far parte di una serie distribuita ai soldati di ritorno dalla Terza Guerra Siriaca (246–241 a.C.). Questo conflitto fu uno scontro cruciale tra il Regno Tolemaico d'Egitto e l'Impero Seleucide di Siria, stati successori dell'impero di Alessandro Magno.

Il Dr. Robert Kool, capo della divisione numismatica dell'Autorità Israeliana per le Antichità (IAA), e il Dr. Haim Gitler, curatore capo di archeologia presso il Museo di Israele, hanno sottolineato la rarità e l'importanza della scoperta. Hanno evidenziato come questo sia il primo esemplare di questo tipo ritrovato in uno scavo scientifico, fornendo prove cruciali dei legami di Gerusalemme con il mondo ellenistico, mentre la città riconquistava il suo status dopo la distruzione del Primo Tempio.

Yiftah Shalev, direttore dello scavo di Givati, ha affermato che il ritrovamento contraddice le precedenti supposizioni sulla debolezza di Gerusalemme durante i periodi persiano e primo ellenistico. Le scoperte come questa moneta indicano che Gerusalemme stava già vivendo una rinascita nel periodo persiano e crescendo sotto il dominio tolemaico, connettendola alle reti politiche ed economiche regionali.

Il Ministro del Patrimonio d'Israele, Amihai Eliyahu, ha commentato la significatività del ritrovamento, affermando che Gerusalemme continua a sorprendere e che la moneta illumina un capitolo critico della storia della città. Ha espresso il privilegio di scoprire e riconnettersi con il passato della città dopo 2.000 anni. La moneta d'oro di Berenice II sarà esposta al pubblico per la prima volta all'inizio di settembre, in occasione della conferenza annuale di ricerca sulla Città di David, insieme ad altri manufatti aurei rinvenuti nello stesso sito di scavo.

Fonti

  • Israel365 News | Latest News. Biblical Perspective.

  • JNS.org

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.