Gli archeologi hanno scoperto oltre 100 strutture preistoriche, note come speleofatti, all'interno della grotta di Cova Dones vicino a Millares, in Spagna. Queste formazioni sono state create rompendo, spostando o riorganizzando intenzionalmente le stalagmiti.
Gli speleofatti includono anelli, piattaforme, scale e passaggi, il che implica un'occupazione pianificata da parte delle società preistoriche. La ricrescita di depositi di calcite su alcune strutture suggerisce che abbiano decine di migliaia di anni.
Questa scoperta colloca Cova Dones tra i siti archeologici più importanti del mondo, seconda solo alla grotta di Saint-Marcel in Francia per numero di speleofatti rinvenuti. Il team di ricerca è guidato dal Dr. Aitor Ruiz-Redondo dell'Università di Saragozza e dell'Università di Southampton e dalla Dr. Virginia Barciela dell'Università di Alicante.
La grotta contiene anche la più grande collezione conosciuta di arte rupestre paleolitica nell'Iberia orientale, con oltre 150 dipinti e incisioni risalenti a oltre 24.000 anni fa. La ricerca in corso a Cova Dones continua a fornire informazioni sulla relazione tra gli umani preistorici e i loro ambienti.