L'oggetto interstellare 3I/ATLAS sta suscitando grande interesse nella comunità scientifica a causa delle sue caratteristiche insolite, che hanno alimentato dibattiti e speculazioni, inclusa l'ipotesi di un'origine artificiale.
Analisi condotte da Avi Loeb e dal suo team hanno rivelato un'accelerazione non gravitazionale sorprendentemente limitata per 3I/ATLAS, con un limite superiore di circa 15 metri al giorno quadrato. Questo dato, unito a una notevole perdita di massa, suggerisce una massa minima di circa 33 miliardi di tonnellate, significativamente superiore a quella di qualsiasi cometa conosciuta. Tale discrepanza tra la debole accelerazione e la sostanziale perdita di massa è un'anomalia che porta alcuni a considerare un'origine tecnologica. Ulteriori elementi di fascino emergono dall'attività inaspettata dell'oggetto: i telescopi hanno registrato un aumento delle emissioni e una chioma di colore verde vibrante, attribuita alla presenza di molecole di cianuro (CN) e carbonio diatomico (C2) che interagiscono con la radiazione solare. È stata inoltre osservata una luminosa estensione orientata verso il Sole, una configurazione atipica che alcuni ipotizzano possa fungere da sistema propulsivo.
Queste anomalie combinate hanno spinto alcuni ricercatori, tra cui Avi Loeb, a considerare la possibilità che 3I/ATLAS sia una sonda artificiale. Sebbene la NASA ritenga plausibili spiegazioni naturali, il dibattito sulla vera natura di 3I/ATLAS ricorda discussioni passate su avvistamenti UFO. Ulteriori analisi condotte dal James Webb Space Telescope hanno rivelato una dominanza di anidride carbonica nel gas emesso, con solo tracce d'acqua, suggerendo una formazione in un ambiente molto freddo. La sua traiettoria, quasi parallela al piano dell'eclittica, è un altro elemento considerato insolito per un corpo celeste naturale.
La massa stimata di 3I/ATLAS supera i 33 miliardi di tonnellate, con un diametro del nucleo che si stima essere superiore a 5 chilometri. Queste dimensioni e massa sono considerate anomalie per un oggetto naturale, portando alcuni a ipotizzare un'origine artificiale, data anche la rara allineamento della sua traiettoria con il piano dell'eclittica e la presenza di nichel senza ferro, elementi che si trovano in leghe industriali. La comunità scientifica attende ulteriori dati per chiarire il mistero di questo visitatore interstellare.