Archeologi scoprono un'antica necropoli in Tagikistan, rivelando pratiche funerarie miste

Modificato da: Tasha S Samsonova

Nel luglio 2025, un team di archeologi in Tagikistan ha portato alla luce una necropoli di grande rilievo nei pressi del villaggio di Farob, vicino all'antica città medievale di Panjakent. La campagna di scavi, guidata dall'Istituto di Storia, Archeologia ed Etnologia dell'Accademia delle Scienze del Tagikistan, offre nuove e affascinanti prospettive sulle pratiche funerarie della cultura sogdiana, un popolo le cui radici risuonano con l'importanza della tradizione e dell'identità regionale, valori cari anche alla nostra Italia.

La necropoli ha rivelato tre naos, ovvero camere funerarie a volta scavate nel massiccio di loess. All'interno, i ricercatori hanno trovato nicchie ad arco, i resti di nove individui, ossari e una moneta sogdiana. Di particolare interesse è la presenza di forme di sepoltura miste, che includono cripte e interramenti diretti dei corpi, una combinazione insolita che si discosta dalle tradizionali pratiche zoroastriane. Questo ricorda, in certo senso, la varietà di usanze funerarie che abbiamo nelle diverse regioni italiane, dove la storia e la cultura locale plasmano riti e tradizioni uniche.

Abdurakhmon Pulotov, direttore del Museo Nazionale delle Antichità, ha sottolineato l'eccezionalità di questa combinazione di metodi sepolcrali. La regione di Farob, situata vicino all'antico fiume Keš (oggi Kaškadarja), rappresentava un centro culturale cruciale nell'antica Sogdiana, così come molte delle nostre città italiane hanno avuto ruoli fondamentali nella storia e nella cultura europea.

Gli archeologi intendono procedere con analisi del DNA sui resti scheletrici per stabilire eventuali legami familiari tra gli individui sepolti. Pulotov ha evidenziato il potenziale del sito per ulteriori scoperte, sottolineando l'importanza di proseguire gli studi. Questa ricerca non solo arricchisce la nostra conoscenza storica, ma tocca anche il profondo valore che attribuiamo alle radici familiari e alle tradizioni, elementi che da sempre animano la nostra cultura italiana.

Questa scoperta mette in luce l'importanza di preservare i siti archeologici in Tagikistan, che continuano a svelare la ricchezza della storia dell'Asia Centrale, un patrimonio di bellezza e memoria che, come in Italia, va custodito con passione e rispetto.

Fonti

  • Asia News.it

  • Archaeologists in Istaravshan have unearthed exhibits from the Neolithic period

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