Gli archeologi hanno portato alla luce notevoli manufatti provenienti da un'antica comunità cristiana africana in Israele. L'Autorità israeliana per le antichità (IAA) ha annunciato i ritrovamenti il 14 maggio 2025, rivelando oggetti scoperti a Tel Malhata nel deserto del Negev. Storicamente, questo luogo era un crocevia per i mercanti provenienti dalla penisola arabica, dall'India e dall'Africa.
Questi oggetti, tra cui statuette con volti umani, brocche e frammenti di ceramica, sono stati trovati in tombe di donne e bambini risalenti a 1.500 anni fa. Altre offerte funerarie includevano oggetti in vetro, braccialetti di bronzo e gioielli fatti di pietra e alabastro. Le sepolture seguivano le antiche tradizioni cristiane, con le statuette descritte come "teste di figure africane, scolpite in legno nero".
I ricercatori suggeriscono che le statuette indichino che una comunità cristiana viveva nel sud di Israele circa 1.500 anni fa, possibilmente con membri provenienti dall'Africa. Le statuette, scolpite in osso e legno di ebano (proveniente dall'India meridionale e dallo Sri Lanka), raffigurano uomini e donne con tratti africani ed erano probabilmente indossate al collo. L'IAA considera la scoperta di statuette africane in tombe cristiane in Israele un ritrovamento raro, che approfondisce la comprensione della diversità culturale della regione 1.500 anni fa.