Il turismo in Antartide ha registrato un'impennata straordinaria, con quasi 125.000 visitatori durante la stagione 2023-2024, un balzo significativo rispetto agli 8.000 degli anni '90. Un fenomeno che, come un viaggio dalle Alpi alle coste del Mediterraneo, racconta una trasformazione profonda nel modo in cui l'uomo si rapporta ai luoghi più remoti e incontaminati del nostro pianeta.
Le previsioni indicano che entro il 2033-2034 il numero annuo di turisti potrebbe raggiungere i 452.000, con la maggior parte dei visitatori che sceglieranno di esplorare la Penisola Antartica a bordo di navi da crociera. Un dato che richiama alla mente la crescita del turismo nelle regioni italiane, dove la bellezza e la tradizione attirano milioni di viaggiatori ogni anno, ma che qui si scontra con la fragilità di un ecosistema unico.
Questo aumento vertiginoso solleva importanti preoccupazioni ambientali, spingendo la Riunione Consultiva del Trattato Antartico (ATCM) a istituire un gruppo di lavoro dedicato a regolamentare il turismo e a mitigare gli impatti negativi, come il disturbo alla fauna selvatica e l'inquinamento. Un impegno che risuona con la nostra tradizione italiana di rispetto per la natura e il paesaggio, pilastri della nostra identità culturale.
Un ruolo fondamentale è svolto dall'Associazione Internazionale degli Operatori Turistici Antartici (IAATO), che promuove un turismo responsabile. I membri IAATO seguono rigide linee guida operative per ridurre al minimo l'impatto ambientale, tra cui limitare il numero di visitatori in ogni sito, garantire una corretta gestione dei rifiuti e prevenire il disturbo della fauna. IAATO sottolinea inoltre l'importanza di educare i visitatori sull'ambiente antartico e sulla sua fragilità, un richiamo che ci invita a riflettere sul valore della tutela ambientale, così radicato nella cultura italiana.
Le migliori pratiche promosse da IAATO includono briefing pre-partenza per i passeggeri, procedure operative dettagliate per ogni sito e monitoraggio costante degli impatti ambientali. Le dichiarazioni di IAATO evidenziano costantemente la necessità di pratiche turistiche sostenibili per proteggere l'ecosistema unico dell'Antartide, un monito che parla anche al cuore di chi, nelle nostre regioni, custodisce con passione la bellezza e la tradizione del territorio.