Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha riportato una crescita del PIL del 3% nel secondo trimestre del 2025. Questo dato supera le aspettative iniziali, che prevedevano un aumento del 2.3%.
Questo incremento fa seguito a una contrazione dello 0.5% nel primo trimestre dell'anno. La crescita nel secondo trimestre è attribuibile principalmente a una diminuzione delle importazioni e a un aumento della spesa dei consumatori. In particolare, le importazioni hanno subito un calo del 30.3%. La spesa dei consumatori è aumentata dell'1.4%.
Tuttavia, alcuni economisti sottolineano che il dato del 3% potrebbe non riflettere pienamente la salute dell'economia statunitense. Un calo delle importazioni ha contribuito in modo significativo alla crescita, mentre gli investimenti del settore privato sono diminuiti del 15.6%.
Le tariffe imposte hanno avuto un impatto complesso sull'economia. Da un lato, hanno incentivato la produzione interna, ma dall'altro hanno aumentato i costi per le imprese che importano materie prime. L'effettivo tasso tariffario medio per i consumatori è salito al 18.4%, il più alto dal 1933.
Nel settore immobiliare, gli investimenti residenziali sono diminuiti del 4.6%. I tassi ipotecari fissi a 30 anni si attestano poco al di sotto del 7%.
Le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti rimangono un fattore importante. Nel 2022, le esportazioni italiane di beni manifatturieri verso gli Stati Uniti sono aumentate di quasi il 27%.