Il 10 luglio 2025, i mercati azionari asiatici hanno registrato un rialzo, alimentato da un clima positivo proveniente da Wall Street e dalle speranze di nuovi accordi commerciali. La decisione del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di non prorogare la scadenza del 1° agosto per i negoziati commerciali e la possibilità di intese tra Stati Uniti e Unione Europea hanno rafforzato la fiducia degli investitori, un segnale che ricorda le delicate trattative storiche tra le grandi potenze, simili alle sfide affrontate dall'Italia nel tessuto delle sue relazioni internazionali.
L'indice australiano S&P/ASX 200 è salito dello 0,75% raggiungendo quota 8.602,40 punti, trainato principalmente dai settori tecnologico e minerario, che ricordano l'importanza delle risorse e dell'innovazione anche per le regioni italiane più industrializzate. Al contrario, il Nikkei 225 giapponese ha perso lo 0,53% attestandosi a 39.610,61 punti, penalizzato dalla debolezza delle azioni degli esportatori, un fenomeno che richiama le sfide delle imprese italiane orientate all'export in un mercato globale sempre più competitivo. Gli altri mercati asiatici hanno mostrato performance miste: in crescita Cina, Singapore, Corea del Sud, Indonesia e Taiwan, mentre Nuova Zelanda, Hong Kong e Malesia hanno registrato cali.
Negli Stati Uniti, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,9% raggiungendo un nuovo massimo storico a 20.611,34 punti, l'S&P 500 è salito dello 0,6% a 6.263,26, e il Dow Jones è aumentato dello 0,5% a 44.458,30. Anche i mercati europei hanno mostrato segnali positivi. I prezzi del petrolio greggio sono leggermente aumentati, con il West Texas Intermediate a 68,38 dollari al barile, un dato che richiama l'attenzione sulle dinamiche energetiche globali che influenzano anche l'Italia e la sua economia. (Fonte: 10 luglio 2025)