I mercati asiatici hanno subito un calo lunedì 2 giugno, a causa dell'escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Gli investitori attendono anche i dati chiave sull'occupazione negli Stati Uniti e un probabile taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE). Il Nikkei è sceso dell'1,4% e Hong Kong del 2,5%.
La minaccia del presidente Trump di raddoppiare i dazi sull'acciaio e l'alluminio importati al 50% entro il 4 giugno ha suscitato inquietudine. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha menzionato la prossima discussione di Trump con il presidente cinese Xi Jinping per risolvere le controversie. Pechino ha respinto le critiche commerciali di Trump.
I mercati stanno osservando attentamente se Trump procederà o meno con la tariffa del 50% mercoledì. L'indice MSCI più ampio delle azioni dell'Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è rimasto piatto. Le azioni sudcoreane sono aumentate dello 0,2% a causa delle speranze di un chiaro vincitore nelle elezioni presidenziali di martedì.
I futures EUROSTOXX 50 sono scesi dello 0,2%, mentre i futures S&P 500 sono diminuiti dello 0,4%. La stima GDPNow della Fed di Atlanta è pari a un tasso annualizzato del 3,8% per aprile-giugno. Si prevede che i salari di maggio aumenteranno di 130.000 unità, con la disoccupazione che rimarrà al 4,2%.
La BCE dovrebbe tagliare i tassi di un quarto di punto al 2,0% giovedì. È probabile che la Banca del Canada mantenga i tassi al 2,75% mercoledì. Il dollaro è scivolato dello 0,3% rispetto allo yen a 143,55 e l'euro è salito dello 0,2% a 1,1370 dollari.
L'oro si è rafforzato dello 0,6% a 3.310 dollari l'oncia. Il Brent è salito di 1,60 dollari a 64,38 dollari al barile e il greggio statunitense ha guadagnato 1,74 dollari a 62,53 dollari al barile, in seguito alla decisione dell'OPEC+ di mantenere gli aumenti della produzione. Queste informazioni si basano su un rapporto Reuters del 2 giugno.