Al 23 ottobre 2025, il mercato delle criptovalute ha mostrato una notevole calma, con il Bitcoin (BTC) che si è attestato in prossimità della soglia di 109.690 dollari USA. Questa fase di apparente stasi segue un periodo di intensa attività. La dinamica giornaliera ha rivelato comunque una certa volatilità interna, con il prezzo che ha toccato un picco massimo di 111.297 dollari, per poi scendere fino al minimo di 107.050 dollari. Nonostante queste fluttuazioni intraday, il prezzo attuale mantiene saldamente il supporto cruciale fissato intorno ai 108.000 dollari, evidenziando un consolidamento efficace dopo i recenti e significativi movimenti direzionali che avevano caratterizzato le settimane precedenti.
Gli analisti di mercato presentano visioni divergenti sulle prospettive di chiusura dell'anno. Il consenso generale suggerisce che il prezzo del Bitcoin si consoliderà in un intervallo compreso tra 100.000 e 125.000 dollari USA. Tuttavia, il potenziale per una crescita più esplosiva, che potrebbe spingere la criptovaluta fino a 200.000 dollari, è strettamente correlato all'evoluzione delle politiche fiscali e regolamentari negli Stati Uniti. È importante ricordare che, in precedenza, il 10 ottobre 2025, Bitcoin aveva già messo alla prova la resistenza di 126.000 dollari, un risultato favorito dai massicci afflussi negli ETF spot e da un concomitante indebolimento del dollaro.
Mike Novogratz, Amministratore Delegato di Galaxy Digital Inc., ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità di raggiungere la cifra di 250.000 dollari entro la fine dell'anno. Egli ha sottolineato che un tale slancio richiederebbe l'occorrenza di «eventi folli». Novogratz ritiene che un superamento duraturo della soglia di 125.000 dollari sia plausibile solo in presenza di due circostanze fondamentali: l'eventuale influenza del Presidente Donald Trump sulla Federal Reserve (Fed) e l'approvazione dell'atteso disegno di legge sulla struttura del mercato delle criptovalute. Secondo Novogratz, la nomina di una figura definita come un «colomba massiccia» da parte di Trump alla Fed potrebbe innescare una crescita vertiginosa, pur sollevando preoccupazioni sulla stabilità economica generale.
Il panorama politico statunitense, plasmato dall'amministrazione Trump – che, secondo quanto riferito, mira a posizionare il Paese come capitale globale delle criptovalute – alimenta fortemente il sentiment rialzista. Esperti di spicco nel settore finanziario, tra cui Tom Lee e gli analisti di Standard Chartered, condividono la previsione che Bitcoin possa toccare i 200.000 dollari entro la fine dell'anno. Essi basano le loro stime sull'accelerazione dell'adozione istituzionale da parte di grandi investitori e sull'influenza del ciclo storico di dimezzamento (halving), fattori che tradizionalmente anticipano forti rally. L'attenzione del mercato rimane, tuttavia, focalizzata sulle imminenti decisioni della Federal Reserve: la probabilità di un taglio dei tassi di interesse durante la riunione cruciale del 29 ottobre è attualmente stimata al 96,7%, un dato che potrebbe fornire un ulteriore catalizzatore di liquidità.
L'attuale volatilità è interpretata dagli operatori come un naturale processo di ricalibrazione. I partecipanti al mercato sono consapevoli che gli eventi esterni servono come riflesso delle aspettative interne; in questo ambiente dinamico, il successo dipende intrinsecamente dalla capacità di decifrare ogni movimento di prezzo come un segnale per approfondire la comprensione della struttura fondamentale del mercato. In sintesi, la stabilità odierna è percepita come una pausa strategica prima che i fattori macroeconomici e politici definiscano la prossima grande mossa direzionale.