Un recente studio ha evidenziato una connessione tra la velocità di camminata e l'età biologica, misurata attraverso la lunghezza dei telomeri, indicatori del processo di invecchiamento. I ricercatori hanno analizzato dati genetici di oltre 400.000 partecipanti, riscontrando che chi cammina a un ritmo più sostenuto tende ad avere telomeri più lunghi, suggerendo un'età biologica inferiore rispetto a chi cammina più lentamente.
Questo studio sottolinea l'importanza dell'intensità dell'attività fisica, come il camminare a passo svelto, nel mantenimento della salute e nella riduzione dei rischi associati all'invecchiamento. Inoltre, evidenzia come l'adozione di uno stile di vita attivo possa contribuire a migliorare la qualità della vita e a promuovere una longevità sana.