Orologi dell'Invecchiamento: Riflesso del Danno Casuale, Non di un Programma

Modificato da: gaya ❤️ one

Nuove ricerche suggeriscono che il processo biologico dell'invecchiamento non sia un evento predeterminato, ma piuttosto una conseguenza dell'accumulo di danni casuali nel tempo.

Uno studio pubblicato su Nature Aging dai ricercatori dell'Università di Colonia fornisce prove a sostegno dell'idea che gli orologi biologici, strumenti che misurano l'età biologica, riflettano in realtà questo danno cellulare cumulativo. Questi orologi sono algoritmi che stimano l'età biologica utilizzando diversi dati sanitari e molecolari. La loro precisione deriva dalla capacità di quantificare il peso delle alterazioni casuali nelle cellule, che si verificano poiché i meccanismi naturali di mantenimento e riparazione diventano meno efficienti con l'avanzare dell'età. La ricerca ha utilizzato simulazioni per dimostrare che l'accumulo di variazioni stocastiche è sufficiente a creare gli orologi dell'invecchiamento. Questi orologi sono sensibili a fattori legati allo stile di vita, come il fumo e la restrizione calorica, indicando che misurano l'impatto complessivo di sistemi di mantenimento imperfetti piuttosto che un meccanismo di invecchiamento predeterminato.

Questa prospettiva si allinea con la teoria evolutiva, secondo cui la pressione della selezione naturale diminuisce dopo la maturità riproduttiva, consentendo l'accumulo di danni cellulari, come mutazioni del DNA e ripiegamento errato delle proteine, senza conseguenze negative immediate per la sopravvivenza e la riproduzione. Lo studio ha esaminato specificamente la compatibilità degli orologi dell'invecchiamento con l'accumulo di variazioni stocastiche nei dati di metilazione del DNA e trascrittomici, concludendo che tali variazioni sono sufficienti per costruire orologi predittivi accurati.

La comprensione dell'invecchiamento come processo stocastico sposta il focus terapeutico verso il potenziamento dei percorsi di riparazione e mantenimento cellulare. Strategie volte a migliorare la riparazione del DNA, la funzione mitocondriale e il controllo della qualità delle proteine sono considerate vie promettenti per promuovere un invecchiamento sano e prolungare la salute. La ricerca suggerisce che il potenziamento dei livelli di NAD+ attraverso nutrienti come Niagen® (NR) e la niacina può supportare gli enzimi di riparazione del DNA, contribuendo alla resilienza a lungo termine. L'accumulo di danni al DNA, insieme a stress ambientali e processi metabolici, contribuisce al deterioramento, rendendo l'invecchiamento una conseguenza inevitabile dell'esposizione continua a fattori dannosi. La perdita di controllo sui processi cellulari e l'aumento delle variazioni stocastiche si estendono anche all'attività genica, che può essere utilizzata come orologio dell'invecchiamento.

Fonti

  • Scienmag: Latest Science and Health News

  • Towards Healthy Longevity: Comprehensive Insights from Molecular Targets and Biomarkers to Biological Clocks

  • How aging clocks tick: New study points to stochastic changes in cells

  • Aging clocks based on accumulating stochastic variation

  • The ticking of aging clocks

  • Slowing down decay: biological clocks in personalized medicine

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.