Nuove ricerche condotte dall'Università di Turku, in Finlandia, indicano che trascorrere tempo nella natura, in particolare nelle foreste, migliora significativamente il benessere eudaimonico. Questo tipo di benessere, distinto dal piacere effimero, si caratterizza per un senso di scopo, accettazione di sé, crescita personale e relazioni positive.
Lo studio, che ha coinvolto 158 residenti di Turku di età compresa tra i 15 e oltre i 60 anni, ha rivelato che sia i giovani adulti che gli anziani hanno tratto benefici simili dall'interazione con l'ambiente naturale. I partecipanti hanno riportato un aumento dell'accettazione di sé e una più chiara comprensione dei propri valori personali. L'immersione nella natura ha facilitato una connessione più profonda con se stessi, con gli altri e con il mondo circostante.
La sensazione che la natura non giudichi o critichi è stata un'esperienza comune a entrambi i gruppi di età, influenzando positivamente l'autostima. Joha Järekari, ricercatore di dottorato, ha sottolineato come la natura aiuti gli individui a identificare le priorità della vita, promuovendo l'indipendenza e la crescita personale.
La ricerca evidenzia anche il valore del co-design nelle esperienze turistiche basate sulla natura per supportare una profonda trasformazione personale, assicurando che tali esperienze siano allineate con le esigenze degli utenti per un cambiamento positivo. Questo approccio può essere adattato ad altre realtà imprenditoriali nel settore turistico, promuovendo un modello di sviluppo più sostenibile e incentrato sull'individuo.
Studi scientifici, come quelli sulla pratica del "forest bathing" (Shinrin-yoku), confermano questi benefici. La ricerca indica che trascorrere tempo nelle foreste può abbassare i livelli di cortisolo, ridurre lo stress, migliorare l'umore e rafforzare il sistema immunitario. Ad esempio, uno studio ha mostrato che i partecipanti al forest bathing hanno registrato una riduzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca rispetto a coloro che si trovavano in ambienti urbani.
L'esposizione ai fitoncidi, composti organici emessi dagli alberi, è stata collegata a un miglioramento della funzione immunitaria e a una diminuzione dell'infiammazione. La ricerca finlandese si allinea con la crescente evidenza scientifica che collega l'esposizione alla natura a miglioramenti nella salute mentale e nel benessere generale. Anche brevi periodi, come 1-10 minuti, possono aumentare l'attenzione e migliorare l'umore, mentre due ore settimanali sono state associate a una migliore salute e benessere complessivo.
L'interazione con la natura non solo allevia lo stress, ma favorisce anche un senso di scopo e significato nella vita, elementi chiave del benessere eudaimonico. La natura, quindi, si rivela non solo un rifugio per il riposo, ma un vero e proprio catalizzatore per la crescita personale e la scoperta di sé.