Una nuova tecnologia basata sull'intelligenza artificiale (IA) sta aprendo orizzonti inediti nella comprensione della comunicazione canina. Un modello di IA, derivato da Wav2Vec2 e originariamente sviluppato per il linguaggio umano, si è dimostrato capace di analizzare i latrati dei cani per identificarne le emozioni e i contesti specifici delle vocalizzazioni. Questo sviluppo rappresenta un passo avanti significativo nel decifrare la comunicazione tra specie diverse.
Il progetto, frutto della collaborazione tra ricercatori dell'Università del Michigan e dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Ottica ed Elettronica (INAOE) in Messico, ha utilizzato un dataset di registrazioni vocali di 74 cani di varie razze, età e generi. I suoni sono stati raccolti in contesti naturali, includendo interazioni con i proprietari e momenti di frustrazione, per addestrare il modello IA. I risultati preliminari indicano un'accuratezza superiore al 70% nell'identificazione delle emozioni canine, con previsioni di ulteriore miglioramento attraverso l'ampliamento del set di dati.
L'efficacia del modello Wav2Vec2, già addestrato su quasi mille ore di dati vocali umani, nell'elaborare le vocalizzazioni canine è particolarmente degna di nota. Studi paralleli, come quelli condotti dall'Università di Copenaghen su animali da allevamento, hanno confermato l'elevata precisione (fino all'89.49%) delle IA nell'analizzare pattern vocali per distinguere stati emotivi positivi e negativi. Questo approccio, che sfrutta l'apprendimento automatico per analizzare caratteristiche audio come tono, durata e intensità, sta aprendo nuove prospettive nel campo del benessere animale.
Le potenziali applicazioni di questa tecnologia sono vaste. Potrebbe consentire l'individuazione precoce di segnali di stress o disagio nei cani, migliorando la loro cura e addestramento. Dispositivi connessi potrebbero avvisare i proprietari di latrati che indicano dolore o ansia, un beneficio specialmente per cani anziani o con problemi di salute. La ricerca suggerisce inoltre che l'IA potrebbe essere in grado di discernere non solo le emozioni, ma anche informazioni come l'età, la razza e il sesso dell'animale basandosi esclusivamente sulle sue vocalizzazioni. Sebbene la tecnologia sia ancora in fase di sviluppo, essa promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i nostri compagni a quattro zampe, promuovendo una maggiore empatia e una migliore gestione del loro benessere.