CaixaForum Madrid presenta una nuova mostra intitolata "Desenfocado. Otra visión del arte", che esplora l'estetica della sfocatura come deliberato strumento artistico. L'esposizione, aperta dal 16 settembre 2025 al 31 gennaio 2026, dimostra come la perdita intenzionale di nitidezza sia diventata una potente modalità espressiva nell'arte contemporanea.
Il percorso espositivo traccia le origini di questa estetica, risalendo all'Impressionismo, con artisti come Claude Monet e le sue celebri "Ninfee", fino ad arrivare alle espressioni più attuali. La mostra presenta opere di figure di spicco quali Alberto Giacometti, Gerhard Richter e Mark Rothko, affiancati da artisti come Thomas Ruff e Alfredo Jaar, esplorando come la loro ricerca artistica abbia abbracciato l'indistinto.
La mostra è strutturata in cinque sezioni tematiche che analizzano la sfocatura come mezzo per mettere in discussione la percezione, catturare l'instabilità e accogliere l'indeterminatezza. Questi segmenti evidenziano come gli artisti utilizzino l'indistinto per riflettere un mondo in cui la certezza si erode, aprendo nuove vie di dialogo e interpretazione.
L'Impressionismo, ad esempio, utilizzava pennellate spezzate e tocchi di colore puro per catturare gli effetti transitori della luce e dell'atmosfera, un approccio che sfidava le convenzioni accademiche dell'epoca. Gerhard Richter, noto per la sua tecnica di sfocatura applicata alle sue fotopitture, utilizza questo effetto per creare una distanza tra l'opera e lo spettatore, riflettendo il suo scetticismo verso interpretazioni definitive e riconoscendo i limiti della conoscenza. La sfocatura in Richter non è un mero elemento estetico, ma una strategia che riflette la sua visione della vita, creando un'ambivalenza tra protezione e provocazione.
Thomas Ruff, figura di spicco della Scuola di Düsseldorf, spinge i confini della fotografia tradizionale incorporando elementi digitali. Le sue serie, come "jpegs", comprimono le immagini digitali per rivelarne la struttura dei pixel, esponendo i dati che plasmano la nostra cultura visiva e sfidando la percezione della realtà. Mark Rothko, con i suoi campi di colore dai contorni sfumati, esplora le profondità emotive e spirituali attraverso la pittura. Le sue opere, caratterizzate da rettangoli fluttuanti con bordi morbidi, invitano a un'esperienza immersiva che va oltre la mera rappresentazione visiva, comunicando emozioni umane fondamentali come tragedia, estasi e destino.
Alberto Giacometti, attraverso le sue figure allungate e fragili, esplora l'essenza della condizione umana, la solitudine e la ricerca incessante di verità. Le sue sculture, spesso percepite come incomplete o in uno stato di deterioramento, riflettono una profonda introspezione sulla percezione e sull'esistenza. L'esposizione a CaixaForum Madrid offre una prospettiva illuminante su come l'arte, attraverso la manipolazione della nitidezza, continui a evolversi, invitando il pubblico a riconsiderare il proprio modo di vedere e interpretare il mondo circostante.