In Sudan, la situazione umanitaria rimane critica nonostante alcuni segnali di miglioramento. Più di 1.1 milioni di sfollati interni (IDP) sono rientrati alle loro case. Questo movimento segue il conflitto scoppiato nell'aprile 2023.
Tra dicembre 2024 e maggio 2025, quasi 1.2 milioni di IDP sono rientrati in diverse località. Lo stato di Al Jazirah ha registrato il maggiore afflusso. Questo afflusso ha messo a dura prova le risorse locali.
Nonostante questi ritorni, oltre 11 milioni di persone sono ancora sfollate internamente all'interno del Sudan. L'UNHCR sta fornendo assistenza, ma le risorse sono limitate. Le sfide che i rimpatriati devono affrontare sono molteplici, tra cui infrastrutture distrutte e mancanza di servizi.
La comunità internazionale è chiamata a intensificare gli sforzi per fornire aiuti umanitari e sostenere soluzioni a lungo termine per il Sudan. La ricostruzione del Sudan richiederà un impegno congiunto da parte della comunità internazionale, del governo sudanese e del popolo sudanese.
Secondo il WFP, circa la metà della popolazione sudanese, pari a 25 milioni di persone, sta affrontando livelli estremi di fame, tra cui circa cinque milioni di bambini e madri che soffrono di malnutrizione acuta.
L'attenzione è rivolta a garantire la sicurezza e la dignità di tutte le persone colpite dal conflitto. Questa crisi in corso evidenzia l'urgente necessità di aiuti umanitari continui e di soluzioni a lungo termine per il Sudan.