Porsche starebbe valutando di trasferire parte del suo processo di assemblaggio finale dalla Germania agli Stati Uniti. Questa mossa strategica mira a mitigare l'impatto di potenziali dazi statunitensi sulle merci importate.
Secondo un rapporto di Bloomberg, Porsche potrebbe trasferire all'estero fasi come l'installazione di componenti interni o il montaggio di pneumatici. Questa decisione è dettata dalla volontà di preservare l'immagine "Made in Germany" affrontando al contempo potenziali barriere commerciali.
Volkswagen, la società madre di Porsche, sta già negoziando con il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti in merito alla risoluzione della controversia sui dazi. Volkswagen offre ulteriori investimenti negli Stati Uniti come contromisura. La società impiega attualmente oltre 20.000 persone direttamente e oltre 55.000 indirettamente negli Stati Uniti.
Porsche non ha ancora annunciato piani per la produzione negli Stati Uniti, ma l'azienda sta monitorando attentamente la situazione. La mossa potrebbe aiutare Porsche a navigare tra potenziali dazi e a mantenere la sua posizione sul mercato statunitense.