Grave Crisi Idrica in Iran
L'Iran sta affrontando una severa crisi idrica, con oltre 20 province su 31 colpite da significative carenze. La situazione è stata definita critica e richiede azioni immediate.
Allarme del Presidente Pezeshkian
Il Presidente Masoud Pezeshkian ha lanciato un allarme riguardo al possibile esaurimento delle riserve idriche a Tehran entro settembre o ottobre se i modelli di consumo non cambiano. Ha anche avvertito che la crisi potrebbe costringere 15 milioni di residenti a lasciare la città. Pezeshkian ha descritto la situazione come pericolosa, menzionando la possibilità di trasferire la capitale come soluzione di emergenza.
Fattori Aggravanti
A peggiorare la situazione contribuiscono diversi fattori. Tra questi, la diminuzione delle precipitazioni e l'aumento delle temperature. L'Iran ha subito una siccità per cinque anni consecutivi, con precipitazioni inferiori alla media. Il direttore dell'Organizzazione per la Protezione Ambientale, Sheena Ansari, ha segnalato un calo del 40% delle precipitazioni negli ultimi quattro mesi rispetto alla media a lungo termine.
Misure d'Emergenza
Le autorità hanno esortato i cittadini a ridurre il consumo di acqua. Il governo ha dichiarato giorni festivi per conservare acqua ed energia elettrica. A Tehran, il 23 luglio è stato dichiarato giorno festivo per risparmiare acqua ed energia. Funzionari di Tehran hanno tentato di frenare il consumo attraverso misure di emergenza, tra cui interruzioni ripetute di acqua ed elettricità e chiusure temporanee degli uffici in determinati giorni.
Impatto sulle Riserve Idriche
I livelli dei bacini idrici sono ai minimi storici. I quattro principali invasi che forniscono acqua potabile a Tehran hanno subito un calo dell'87% della capacità. La diga di Latyan, vicino a Tehran, ha visto la sua capacità ridursi drasticamente da 95 milioni di metri cubi a soli 9 milioni. Secondo l'agenzia di stampa IRNA, una delle più grandi riserve idriche del paese dovrebbe prosciugarsi completamente entro quattro settimane.
Gestione delle Acque Sotterranee
Il 62% dell'acqua potabile di Tehran proviene da pozzi sotterranei. Tuttavia, negli ultimi 20 anni, i livelli delle acque sotterranee a Tehran sono diminuiti di 12 metri, contribuendo al fenomeno della subsidenza del suolo. Si stima che il terreno sotto Tehran sprofondi fino a 22 centimetri all'anno a causa dell'eccessivo prelievo di acque sotterranee.
Criticità e Prospettive
Esperti avvertono che la crisi si aggraverà senza riforme immediate. La scarsità idrica mette a dura prova l'economia e la stabilità sociale. Il governo sta valutando misure non convenzionali come la riduzione della settimana lavorativa, il passaggio al lavoro a distanza e la chiusura temporanea di Tehran.
Iniziative Governative
Il governo iraniano ha lanciato diverse iniziative, tra cui la costruzione di dighe e progetti di trasferimento dell'acqua, nonché programmi volti a ridurre il consumo di acqua nell'agricoltura e nelle industrie. Tuttavia, questi sforzi sono stati ostacolati dalla mancanza di finanziamenti, competenze tecniche e volontà politica.
Per affrontare la crisi, l'Iran deve promuovere soluzioni tecnologiche su larga scala, come la desalinizzazione e il trattamento delle acque reflue. Abbas Aliabadi, Ministro dell'Energia, ha annunciato che sono in corso negoziati per importare acqua da Turkmenistan, Afghanistan, Tagikistan e Uzbekistan.