Trump impone dazi su 68 paesi, scatenando reazioni globali

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Trump impone dazi su 68 paesi, scatenando reazioni globali

Il 31 luglio 2025, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone nuovi dazi doganali su beni importati da 68 partner commerciali degli Stati Uniti. L'ordine, che entrerà in vigore il 7 agosto 2025, ha suscitato immediate reazioni nei mercati finanziari e tra gli esperti economici.

I dazi variano dal 10% al 41%. Tra i paesi più colpiti figurano la Cina (con un dazio aggiuntivo del 30% se non si raggiungerà un accordo entro il 12 agosto), la Svizzera (39%), il Canada (35%), la Serbia (35%), il Sudafrica (30%) e l'India (25%).

L'amministrazione Trump ha dichiarato che queste misure sono necessarie per affrontare la mancanza di reciprocità nelle relazioni commerciali bilaterali e per proteggere l'industria americana. Tuttavia, alcuni analisti prevedono che i dazi potrebbero portare a un aumento dei prezzi al consumo e a un rallentamento della crescita economica.

La Corte di Commercio Internazionale ha sollevato dubbi sulla legittimità di queste misure, suggerendo che l'amministrazione potrebbe aver superato i propri poteri esecutivi. La corte aveva precedentemente stabilito che i dazi "Liberation Day" del presidente avevano superato l'autorità del presidente. La sentenza è stata appellata e rinviata alla Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Circuito Federale.

Secondo un rapporto del Peterson Institute for International Economics, i dazi potrebbero costare agli Stati Uniti miliardi di dollari in termini di PIL e posti di lavoro. Tuttavia, un'analisi del Center for Strategic and International Studies suggerisce che i dazi potrebbero anche portare a un aumento degli investimenti nelle industrie nazionali.

Le aziende americane potrebbero essere incentivate a innovare e a migliorare la propria competitività. L'imposizione di dazi può stimolare la ricerca di nuovi accordi commerciali e la diversificazione delle catene di approvvigionamento.

L'amministrazione Trump ha stipulato accordi commerciali con l'Unione Europea, il Giappone, le Filippine, l'Indonesia, la Corea del Sud, il Vietnam, la Cambogia, il Pakistan, la Thailandia e il Regno Unito.

I dazi sull'acciaio, l'alluminio e il rame sono stati aumentati al 50% e un dazio del 25% è stato introdotto sulle auto importate dalla maggior parte dei paesi.

Fonti

  • Libertatea

  • The Latest: Trump signs order for more tariffs on US partners to go into effect in 7 days

  • Donald Trump reignites global trade war with sweeping tariff regime

  • VIEW Investors react to Trump's new tariffs announcement

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