Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che qualsiasi futuro negoziato di pace con la Russia dovrebbe partire dalle attuali linee del fronte, sottolineando che la de-escalation è un prerequisito per un accordo definitivo. Ha inoltre evidenziato l'importanza del sostegno dei leader europei e degli Stati Uniti, in particolare in vista degli imminenti colloqui tra l'ex Presidente USA Donald Trump e il Presidente russo Vladimir Putin. Zelenskyy ha espresso preoccupazione per la percezione di una mancanza di chiarezza da parte dell'UE riguardo alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e ha sottolineato la necessità di una posizione chiara sulla sicurezza collettiva in caso di aggressione russa. L'Ucraina considera l'adesione all'UE come "garanzie di sicurezza parziali", e Zelenskyy ha notato che Trump ha indicato una visione condivisa con Putin su questo punto. Il Presidente ucraino ha enfatizzato che l'Ucraina non accetta la divisione dei processi per i negoziati sull'adesione all'UE dell'Ucraina e della Moldavia, ritenendo che ciò significherebbe una divisione dell'Europa sulla questione ucraina.
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha sottolineato l'importanza di "solide garanzie di sicurezza" per proteggere sia l'Ucraina che gli interessi di sicurezza europei, definendo l'Ucraina come un "porcospino d'acciaio, indigesto per i potenziali invasori". Von der Leyen ha accolto con favore la disponibilità di Trump a contribuire a garanzie di sicurezza "simili all'Articolo 5" per l'Ucraina, confermando che l'UE è "pronta a fare la sua parte". Ha inoltre annunciato che l'UE sta preparando un 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia per l'inizio di settembre, ribadendo che la pressione economica e diplomatica continuerà. I leader europei, tra cui il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, il Presidente francese Emmanuel Macron e il Presidente finlandese Alexander Stubb, si recheranno a Washington per incontrare Zelenskyy e Trump, con l'obiettivo di coordinare le posizioni europee con quelle statunitensi per una pace giusta e duratura. Merz ha confermato la prontezza degli Stati Uniti a partecipare alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, sottolineando anche il contributo europeo necessario. La posizione dell'UE rimane ferma: i confini internazionali non possono essere modificati con la forza e le decisioni territoriali spettano esclusivamente all'Ucraina. L'Ungheria continua a bloccare l'avanzamento dell'Ucraina verso l'adesione all'UE, mentre la Moldavia non affronta ostacoli simili, ma l'UE esplora anche gesti alternativi per avvicinare l'Ucraina, come l'accesso a programmi specifici, per mantenere viva la prospettiva di adesione.