Il 3 giugno 2025, il Servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha confermato di aver eseguito un'operazione che ha danneggiato il ponte dello stretto di Kerch, noto anche come ponte di Crimea. Questo segna il terzo attacco ucraino al ponte, ma il primo attacco subacqueo conosciuto. L'SBU ha riferito che l'operazione ha preso di mira i supporti subacquei del ponte con esplosivi piazzati alle 4:44 del mattino.
Secondo l'SBU, sono stati utilizzati circa 1.100 kg di equivalente TNT, causando danni significativi ai piloni di supporto subacquei. L'SBU ha dichiarato che il ponte è ora in condizioni critiche e ha sottolineato che nessun civile è stato ferito durante l'attacco. L'attacco ha interrotto una via di rifornimento chiave per le forze russe.
Il ponte di Crimea, costruito dalla Russia tra il 2017 e il 2020, funge da collegamento logistico vitale con la penisola di Crimea occupata. Il capo dell'SBU, Vasyl Maliuk, ha dichiarato: "Dio ama la Trinità e l'SBU finisce sempre ciò che inizia e non si ripete mai", riferendosi ai precedenti attacchi nel 2022 e nel 2023.