Gli scontri al confine tra Thailandia e Cambogia, iniziati il 24 luglio 2025, hanno segnato un'escalation di violenza. Questi eventi rappresentano il più grave conflitto tra i due paesi degli ultimi dieci anni.
La zona di confine è stata teatro di intensi combattimenti. I governi di entrambi i paesi si accusano a vicenda di aver iniziato gli scontri. La Thailandia ha dichiarato che le forze cambogiane hanno aperto il fuoco per prime, mentre la Cambogia ha risposto accusando la Thailandia di aver attaccato sia obiettivi militari che civili.
Le ostilità hanno causato un numero imprecisato di vittime e lo sfollamento di civili. Le notizie indicano che almeno 14 persone sono state uccise, tra cui 13 civili e un soldato thailandese. Più di 138.000 persone sono state evacuate dalle zone di confine in Thailandia.
Il commercio tra Thailandia e Cambogia ha subito delle conseguenze. Nel 2023, la Thailandia ha esportato in Cambogia per un valore di 6,19 miliardi di dollari, mentre la Cambogia ha esportato in Thailandia per un valore di 1,6 miliardi di dollari.
La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la situazione. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha invitato entrambe le parti a esercitare la massima moderazione e a risolvere le controversie attraverso il dialogo. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto una riunione di emergenza per discutere la situazione.
I combattimenti sono scoppiati vicino al tempio di Prasat Ta Muen Thom, in una zona contesa. Le tensioni tra Thailandia e Cambogia sono in aumento da tempo, con dispute territoriali irrisolte che alimentano il conflitto.