Polonia reintroduce i controlli alle frontiere con Germania e Lituania: una scelta che riaccende il dibattito sull'identità europea

Modificato da: Татьяна Гуринович

Dal 7 luglio 2025, la Polonia ha annunciato la reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere con Germania e Lituania, una mossa che richiama alla mente le complesse dinamiche storiche e culturali dell'Europa centrale. Il Primo Ministro Donald Tusk ha spiegato che questa misura mira a limitare i flussi migratori irregolari tra Polonia e Germania, una questione che tocca profondamente le famiglie e le comunità locali, da sempre custodi delle tradizioni e dell'identità regionale.

Questa decisione segue l'inasprimento delle politiche migratorie tedesche avvenuto a maggio 2025, con un aumento della presenza della polizia di frontiera e il rifiuto di alcune richieste di asilo. Tusk ha sottolineato come la Polonia avesse già avvertito la Germania della possibilità di ristabilire i controlli di frontiera qualora tali pratiche fossero continuate, richiamando alla responsabilità condivisa tra nazioni europee.

Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha evidenziato l'importanza di preservare l'area Schengen, simbolo di unità e libertà di movimento, pur affrontando con fermezza il problema del traffico di migranti. Tuttavia, questa scelta ha suscitato critiche interne in Polonia, specialmente da parte dei nazionalisti di destra, mentre l'ex Cancelliera tedesca Angela Merkel si è distanziata dalle attuali pratiche di respingimento dei richiedenti asilo, aprendo un dibattito che tocca valori profondi come l'accoglienza e la solidarietà europea.

Fonti

  • Deutsche Welle

  • Financial Times

  • Reuters

  • Associated Press

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