Il 2 luglio 2025, la Commissione Europea ha annunciato una strategia climatica ambiziosa con l'obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas serra dell'Unione Europea del 90% entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990. Questo impegno si inserisce nel più ampio progetto europeo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, un traguardo che richiama la responsabilità verso le future generazioni e la bellezza del nostro ambiente, valori profondamente radicati nella tradizione italiana.
Per sostenere questo percorso, la Commissione ha introdotto un sistema di compensazione rivolto alle industrie esportatrici basate nell'UE, come i produttori di alluminio e acciaio, settori storicamente importanti anche per molte regioni italiane, dal Piemonte alla Lombardia. Questi comparti perderanno i permessi di emissione gratuiti con l'entrata in vigore, prevista per il prossimo anno, della tassa sulle emissioni alle frontiere.
La compensazione, finanziata dal nuovo dazio europeo sulle emissioni, è stimata in 70 milioni di euro per il 2026. Inoltre, la proposta prevede che gli Stati membri possano utilizzare crediti di carbonio internazionali per coprire fino al 3% dei loro obiettivi di riduzione delle emissioni a partire dal 2036, un elemento che richiama l'importanza della cooperazione globale, simile alla tradizione italiana di dialogo e scambio culturale.
Il target climatico per il 2040 e le misure correlate sono soggetti all'approvazione del Parlamento Europeo e degli Stati membri. L'UE mira a coniugare ambizioni climatiche elevate con le realtà economiche delle sue industrie, promuovendo l'innovazione nelle tecnologie pulite e mantenendo la competitività globale, un equilibrio che rispecchia anche la sensibilità italiana verso l'armonia tra progresso e rispetto delle radici.