Il Primo Ministro canadese Mark Carney ha annunciato che il Canada rimuoverà la maggior parte delle tariffe di ritorsione sui beni statunitensi a partire dal 1° settembre 2025. Questa decisione mira a migliorare le relazioni commerciali e ad allinearsi con l'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA), sebbene i dazi su automobili, acciaio e alluminio statunitensi rimarranno in vigore.
L'annuncio, fatto il 22 agosto 2025, segue un periodo di tensioni commerciali iniziate quando gli Stati Uniti hanno imposto tariffe sulle esportazioni canadesi. In risposta, il Canada aveva precedentemente implementato tariffe del 25% su una vasta gamma di prodotti statunitensi, per un valore di circa 60 miliardi di dollari. Il Primo Ministro Carney ha sottolineato che oltre l'85% del commercio Canada-USA rimarrà esente da dazi, un risultato positivo che il governo intende preservare.
Questa mossa è il risultato di consultazioni con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, descritte come "produttive e di ampio respiro", e rappresenta un passo strategico per ricucire le relazioni commerciali e mitigare le interruzioni economiche. Nonostante l'allentamento di molte tariffe, i settori automobilistico, siderurgico e dell'alluminio rimangono aree di negoziazione attiva, con il Canada che intende mantenere i propri dazi in questi ambiti.
L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha recentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica del Canada per il 2025, portandole allo 0,7% da una precedente stima del 2%. L'OCSE ha attribuito questo rallentamento alle crescenti barriere commerciali e all'incertezza geopolitica, che influenzano gli investimenti e la spesa delle famiglie. L'inflazione in Canada a luglio 2025 si attestava all'1,7%, ben al di sotto dell'obiettivo del 2% della Banca del Canada, suggerendo che la rimozione dei dazi sui beni di consumo non dovrebbe innescare un aumento significativo dell'inflazione.
La decisione del Canada di rimuovere molte delle tariffe di ritorsione è vista come un tentativo di stabilizzare le relazioni commerciali e creare un ambiente più prevedibile per le imprese. Tuttavia, la persistenza dei dazi su settori chiave come l'auto e i metalli indica che le dispute commerciali sono tutt'altro che risolte. L'economia canadese, fortemente integrata con quella statunitense, rimane vulnerabile alle fluttuazioni delle politiche commerciali, rendendo la risoluzione di queste questioni un obiettivo primario per la stabilità economica a lungo termine del paese. Le trattative in corso mirano a trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere i settori strategici e il ripristino di un flusso commerciale più agevole per la maggior parte dei beni.