L'8 agosto 2025, Armenia e Azerbaijan hanno siglato un accordo di pace storico alla Casa Bianca, mediato dagli Stati Uniti, ponendo fine a decenni di ostilità nel conflitto del Nagorno-Karabakh. L'intesa prevede la delimitazione dei confini, la cooperazione in materia di sicurezza e la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi caucasici.
Un elemento cruciale dell'accordo è la concessione agli Stati Uniti di diritti esclusivi di sviluppo per 99 anni sul corridoio di Zangezur, che collega l'Azerbaijan alla sua exclave di Nakhchivan. Questo corridoio strategico, rinominato "Trump Route for International Peace and Prosperity" (TRIPP), è un anello fondamentale della "Middle Corridor", una rotta commerciale che mira a collegare l'Asia all'Europa. L'accordo rafforza la posizione commerciale dell'Azerbaijan e la sua alleanza con la Turchia, mentre l'Armenia cerca garanzie di sicurezza e supporto economico dagli Stati Uniti. Questo sviluppo rappresenta un cambiamento significativo nel panorama geopolitico del Caucaso meridionale, riducendo l'influenza russa e aprendo nuove opportunità per le imprese americane e le risorse energetiche europee.