Aumentano le tensioni in vista delle proteste del 15 marzo in Serbia tra accuse di interferenze governative

Le tensioni stanno aumentando in Serbia in vista delle proteste previste per il 15 marzo. Mentre studenti provenienti da tutto il paese convergono a Belgrado, i sostenitori del partito al governo si sono riuniti nel parco Pionirski, sollevando preoccupazioni per potenziali scontri. Un gruppo che si fa chiamare "Studenti 2.0", presumibilmente legato al partito progressista serbo al governo, ha allestito un campo di protesta di fronte all'edificio della Presidenza. Chiedono la ripresa delle lezioni entro il 17 marzo. Alcune segnalazioni suggeriscono che alcuni partecipanti siano individui pagati reclutati per fingersi studenti. Nel frattempo, studenti provenienti da varie parti della Serbia stanno marciando verso Belgrado per partecipare a una grande protesta in programma per sabato 15 marzo. Gli organizzatori prevedono una partecipazione significativa, potenzialmente superiore a centinaia di migliaia di persone. Si teme che lo stato stia lavorando per impedire assembramenti di massa. Il traffico ferroviario è stato sospeso il 14 e 15 marzo a causa di presunte minacce di bombe sulle linee interurbane. Il presidente Vučić ha messo in guardia contro la violenza e ha affermato che i partecipanti saranno ritenuti responsabili.

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