L'autorità elettorale centrale rumena ha vietato al candidato di estrema destra filo-russo Calin Georgescu di partecipare alla rielezione presidenziale di maggio. La decisione, annunciata domenica, non è ancora legalmente vincolante e si prevede che sarà impugnata, con la Corte Costituzionale che dovrebbe decidere sull'appello entro mercoledì. In seguito all'annuncio, circa 300 sostenitori di Georgescu si sono radunati fuori dall'ufficio elettorale, scandendo "libertà!" e tentando di sfondare il cordone di sicurezza. Georgescu, che attualmente è in testa ai sondaggi con circa il 40% dei voti, ha denunciato la decisione come "un colpo diretto al cuore della democrazia mondiale" su X. La più alta corte rumena ha annullato la votazione iniziale a causa di accuse di interferenze russe a favore di Georgescu, che Mosca nega. Georgescu ha definito l'annullamento un "colpo di stato formalizzato" e decine di migliaia di persone hanno protestato contro la decisione nelle ultime settimane. È oggetto di un'indagine penale per sei capi d'accusa, tra cui l'appartenenza a un'organizzazione fascista e la comunicazione di false informazioni sul finanziamento della campagna.
L'Autorità Elettorale Rumena Vieta il Candidato di Estrema Destra Calin Georgescu, Scatenando Proteste
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