Scontro Aperto tra Elon Musk e Gavin Newsom: La Politica delle Transizioni di Genere al Centro del Dibattito

Il confronto pubblico tra l'imprenditore Elon Musk e il Governatore della California, Gavin Newsom, si è intensificato, focalizzandosi sulle politiche relative alle transizioni di genere. Questa disputa si intreccia inevitabilmente con la vicenda personale di Musk e sua figlia, Vivienne Dzhenna Wilson. Elon Musk, figura di spicco alla guida di Tesla, SpaceX e X Corp., ha progressivamente spostato le sue inclinazioni politiche verso posizioni più conservatrici. È interessante notare che, in passato, Tesla aveva dimostrato un forte sostegno alla comunità LGBTQ+, ottenendo per sette anni consecutivi, fino al 2020, il punteggio massimo di 100/100 nell'Indice di Uguaglianza Aziendale.

Un primo segnale tangibile del mutamento di vedute di Musk sulle questioni di genere è emerso nel luglio 2020, quando pubblicò un tweet lapidario affermando che i pronomi erano una sciocchezza. La sua posizione si è ulteriormente irrigidita entro l'aprile 2023: in risposta a una legge della Florida che vietava le procedure di cambio di sesso ai minori di 18 anni, Musk propose l'ergastolo per i genitori e i medici che facilitano tali interventi sui minori. L'aspetto personale del conflitto è reso più acuto dal fatto che, nel 2022, la figlia di Musk, Vivienne Wilson, ha completato il cambio di sesso legale e, secondo quanto riportato, ha interrotto i rapporti con il padre. Si sostiene che Musk abbia attribuito questa decisione all'influenza di un cosiddetto “virus della tolleranza”, affermando di essere stato ingannato riguardo alla necessità dell'intervento.

Nel pieno di questa vicenda familiare, Musk ha intensificato la sua critica nei confronti delle aziende mediatiche. Ad esempio, nell'ottobre 2025, ha esortato i suoi follower a disdire gli abbonamenti a Netflix a causa della presenza di personaggi transgender in programmi destinati ai bambini, citando come esempio la serie del 2022 intitolata “Dead End: Paranormal Park”. Parallelamente, Gavin Newsom, figura politica tradizionalmente progressista e strenuo difensore dei diritti LGBTQ+, sta mostrando un'evoluzione nella sua retorica. Ricordiamo che nel 2004, quando era Sindaco di San Francisco, Newsom fu pioniere nell'emissione di licenze per matrimoni tra persone dello stesso sesso, sfidando apertamente le leggi statali vigenti all'epoca.

Tuttavia, in una recente apparizione in un podcast con l'attivista conservatore Charlie Kirk, Newsom ha espresso un parere che segna un netto distacco da molti colleghi democratici: ha ammesso che la partecipazione di atlete transgender nello sport femminile è “profondamente ingiusta” dal punto di vista dell'equità. Newsom, che viene spesso menzionato come potenziale candidato presidenziale per il 2028, sembra star operando un riposizionamento strategico nella sua comunicazione politica.

La tensione tra le due personalità è alimentata direttamente dalla legislazione californiana. Nel luglio 2024, Newsom ha promulgato la legge AB1955, la quale impedisce alle scuole di informare i genitori riguardo al percorso di transizione sociale intrapreso da un figlio. Questa mossa ha suscitato la ferma condanna di Elon Musk, che l'ha definita “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. I detrattori di tale legge sostengono che essa crei le condizioni per occultare ai genitori informazioni cruciali sull'identità di genere dei figli e su eventuali trattamenti medici correlati. Musk, che secondo alcune fonti avrebbe sostenuto attivamente la campagna di Donald Trump nel 2024 con circa 75 milioni di dollari di donazioni, aveva precedentemente avvertito che leggi di questo tipo avrebbero potuto spingere SpaceX a trasferire il proprio quartier generale in Texas. Vivienne Musk, dal canto suo, ha espresso viva preoccupazione per le possibili ripercussioni di una vittoria di Trump sulla comunità LGBTQ+ e ha dichiarato l'intenzione di lasciare gli Stati Uniti.

Questa crescente ostilità tra Musk e Newsom simboleggia una più ampia lotta culturale e politica in corso negli Stati Uniti, dove le convinzioni personali e le dinamiche familiari influenzano in modo significativo la definizione delle politiche pubbliche e le posizioni delle figure più influenti del panorama nazionale.