Un recente studio della NASA rivela che l'aumento dell'attività solare, in particolare durante il massimo solare, sta riducendo significativamente la durata dei satelliti in orbita terrestre. Lo studio, che sarà presto pubblicato su Frontiers in Astronomy and Space Science, fornisce una valutazione quantitativa di come questi eventi solari influenzano le grandi costellazioni di satelliti come Starlink.
I ricercatori hanno scoperto che la durata di un satellite può diminuire fino a 10 giorni durante i periodi di intense tempeste geomagnetiche. Queste tempeste riscaldano l'atmosfera terrestre, facendola espandere e aumentando la resistenza sui satelliti. Questo effetto è particolarmente evidente con il crescente numero di satelliti, inclusi gli oltre 7.000 satelliti Starlink che forniscono servizi Internet globali, con piani di espansione a oltre 30.000.
I dati indicano frequenti rientri di satelliti, con 120 satelliti Starlink bruciati solo nel gennaio 2025. Dal 2020 al 2024, 523 satelliti Starlink sono rientrati nell'atmosfera. Mentre alcuni vengono deorbitati intenzionalmente, altri cadono a causa della resistenza atmosferica. Durante eventi geomagnetici intensi, alcuni satelliti al di sotto dei 300 chilometri di altitudine sono usciti dall'orbita circa ogni cinque giorni invece dei soliti 15. Tuttavia, la deorbitazione non pianificata solleva preoccupazioni sulla potenziale combustione incompleta e sul rischio che i detriti raggiungano la superficie terrestre. Nell'agosto 2024, un frammento di un satellite Starlink è stato trovato in Canada, segnando un raro caso di un componente sopravvissuto al rientro.